Venezia, preside si suicida tre giorni prima dello sciopero organizzato contro di lui
Preside si suicida Venezia | “L’avete ucciso voi”: sono le parole piene di dolore e di rancore di un’amica di Vittore Pecchini, dirigente scolastico di 57 anni trovato morto suicida nel veneziano sabato 25 maggio 2019.
Accuse molto gravi, motivate da una convinzione: Pecchini si è tolto la vita perché non ha retto alle pressioni degli insegnanti e degli studenti che non approvavano la sua politica scolastica e avevano organizzato scioperi e manifestazioni contro di lui.
Preside di sette istituti fra cui il Cini, Venier e Marco Polo, Pecchini aveva deciso di operare una piccola rivoluzione copernicana all’interno di quest’ultimo, accorpando delle classi di terza e quarta liceo classico e formandone quindi di più numerose (circa 27\28 studenti per classe).
Una decisione che ai genitori e agli alunni del Marco Polo non è affatto piaciuta. Al preside è stato recriminato di sacrificare gli studenti in aule troppo piccole e di non rispettare le norme di sicurezza dell’istituto.
Preside si suicida Venezia | Le proteste sono culminate nella decisione di indire uno sciopero e delle manifestazioni di fronte all’ufficio scolastico regionale. Le proteste erano previste per domani, ma non hanno avuto luogo a causa della tragedia.
Vittore Pecchini è stato trovato senza vita nella sua abitazione del Lido di Venezia. Il preside vi aveva fatto ritorno dopo aver assistito, questo sabato, alla regata fra istituti svoltasi nel fine settimana a Sacca San Biagio (Laguna Veneta).
Inutili i tentativi di rianimarlo da parte del Suem dopo la chiamata verso le cinque del pomeriggio. Giunto alle urgenze, l’uomo era già senza vita. Uomo di cultura e appassionato di vela, parlava sei lingue e sopra ogni cosa pare che amasse il mare. È stato nostromo in Australia nave goletta “Leeuwin” e per un certo tempo ha addirittura vissuto su una barca a vela. Lascia una moglie e due figli.