“E’ stata trattata benissimo, però abbiamo pagato per liberare Silvia Romano”: il post dell’assessore leghista della Regione Lombardia
“È stata trattata benissimo, non ha subito nessun tipo di costrizione e non è stata obbligata a convertirsi. Però abbiamo pagato per liberarla. Mah.”. Lo ha scritto sul suo profilo Facebook Fabio Rolfi, assessore leghista all’Agricoltura, alimentazione e sistemi verdi della Regione Lombardia, riferendosi a Silvia Romano, la giovane cooperante italiana rapita in Kenya nel novembre del 2018 e liberata nella notte tra l’8 e il 9 maggio scorsi. La 24enne, atterrata oggi a Ciampino, era stata sequestrata più di un anno e mezzo fa e, grazie al lavoro dei servizi di intelligence italiani e ai servizi segreti locali, è potuta tornare a riabbracciare la sua famiglia. Quando è scesa dall’aereo che l’ha riportata in Italia, Silvia indossava una veste islamica, e poco dopo è stata lei stessa a spiegare ad Open di essersi convertita all’Islam “senza costrizioni da parte dei rapitori”.
“È vero, mi sono convertita all’Islam. Ma è stata una mia libera scelta, non c’è stata nessuna costrizione da parte dei rapitori che mi hanno trattato sempre con umanità. Non è vero invece che sono stata costretta a sposarmi, non ho avuto costrizioni fisiche né violenze”, ha infatti raccontato la giovane. Rolfi, membro della Giunta del governatore lombardo Attilio Fontana, al termine di questa giornata in cui tutta Italia festeggia la liberazione e il rientro di una connazionale, scrive questo post quasi esprimendo dei dubbi sulla necessità di versare denaro per il riscatto di Silvia.
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