Porto Cervo, soccorritore del 118 preso a pugni davanti alla discoteca: “Levati, devo entrare in quel locale”
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Porto Cervo, soccorritore del 118 preso a pugni davanti alla discoteca
“Ci hanno chiamato verso le 5, un ragazzo era fuori della discoteca, sembrava in coma etilico. Abbiamo iniziato a soccorrerlo. È arrivata questa Mercedes gialla, cercava di infilarsi rischiando di investire anche il ragazzo a terra. Ho detto all’uomo che guidava: non c’è spazio, siamo in emergenza, ma finiamo subito. Lui gridava e a un tratto ha detto: “Mi avete rotto i c… Sgombrate, mi state rovinando la vacanza”. Ha aperto lo sportello e mi ha sferrato un pugno. Ho provato a proteggermi con le braccia, siamo scivolati per terra”. Questo è il racconto di Pietro Paolo Cossu, 50 anni, tre figli, soccorritore del 118 da decenni che nella notte di Ferragosto è stato picchiato da un 32enne romano di fronte alla discoteca Just Cavalli di Porto Cervo, Sardegna.
Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, l’operatore dell’ambulanza è stato portato in ospedale. Diagnosi: frattura scomposta al setto nasale, volto tumefatto, 15 giorni di cura. Il turista, invece, è stato denunciato dai carabinieri di Porto Cervo per interruzione di pubblico servizio, lesioni e altri reati per i quali si è attivata la Procura di Tempio Pausania. Sui social i sardi sono furiosi, in molti decisi a “dargli una lezione”.
Qualche testimone ha preso il numero di targa dell’auto su cui era alla guida il giovane aggressore, che si è allontanata. “I suoi amici erano almeno 4, una, forse la sua ragazza, mi ha apostrofato: “Sei contento? Cadendo ha rovinato l’orologio da 5 mila euro”. Io ero lì sanguinante e lei pensava all’orologio…”, racconta ancora Cossu. Intanto il locale Just Cavalli ha precisato: “Nessuno dei responsabili era cliente della discoteca”.