Ponza, un motoscafo esplode nel porto dopo il rifornimento: tragedia sfiorata
Ponza, un motoscafo esplode nel porto dopo il rifornimento | VIDEO
Immagini impressionanti quelle registrate lo scorso mercoledì 26 agosto a Ponza. Si è difatti sfiorata la tragedia quando intorno alle 14 un’imbarcazione privata, ormeggiata in porto, ha preso fuoco. Prima una forte esplosione, il boato e la scia nera di fumo, poi le urla di terrore. Secondo le prime ricostruzioni, ci sarebbe stato un guasto al serbatoio della benzina.
Come si vede dal video girato dalla telecamera di sorveglianza di Ponza Mare, la signora che si trova a poppa fa rifornimento, dopodiché consegna il tubo del carburante al benzinaio. A quel punto il motoscafo riparte e avviene la deflagrazione. L’esplosione è talmente forte che la donna fa un volo e cade a picco in acqua, sfiorando per qualche metro la banchina. Il benzinaio, il marito della donna e la figlia, che si trovavano a prua, riescono a salvarsi gettandosi in mare.
L’incendio è stato domato dopo circa 40 minuti: l’imbarcazione è andata completamente distrutta. Subito dopo si sentono urla e voci indistinte, mentre il personale del distributore di carburante, del pontile “Ponza Mare” e del traghetto Carloforte si danno subito da fare per domare le fiamme. Intanto i quattro finiti in acqua vengono fatti salire in banchina per essere soccorsi.
Le immagini sono state acquisite dalla Guardia costiera e finite nel fascicolo d’indagine aperto alla Procura di Cassino: sembra evidente che si sia trattato di un errore umano, come ipotizzato sin dall’inizio. Dopo il rifornimento non è stato aperto il portellone per far uscire i fumi e si è creata una sorta di camera di combustione. Dopo l’incidente, moglie, marito e figlia sono tornati a Roma, visibilmente provati per l’accaduto. “Solo per caso c’era soltanto quella barca. Se come spesso accade ve ne fossero state altre ammassate nella zona sarebbe stata una strage”, confida un operatore del porto. Le polemiche sulla scarsa sicurezza non si placano, dato che oltretutto si è temuto per la presenza poco distante di un’autocisterna che doveva imbarcarsi e per fortuna aveva già lasciato il carburante. Insomma, poteva andare molto peggio.
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