La “Scalinata letteraria” di una scuola elementare per dare speranza ai bambini colpiti dal lockdown
“Il senso del bello è ciò che mantiene viva la curiosità, la meraviglia, lo stupore. La capacità di emozionarsi e di stupirsi davanti alla bellezza. Per fortuna esistono i libri. Ogni pagina di un libro è una scoperta, una magica sensazione che ci travolge proprio come la capacità e la forza di un seme nel diventare un albero secolare. Secolari come le idee di Peppino Impastato e il suo inno alla bellezza, come le idee di Falcone e Borsellino, omaggiati ogni anno in occasione della giornata contro le mafie, purtroppo non celebrata tutti insieme quest’anno a causa del Covid, ma presenti da oggi e per sempre, sulle pareti della nostra scuola”.
“Abbiamo concluso la nostra scalinata letteraria, ogni scalino é la copertina di un libro, con l’augurio che possano accompagnare i nostri studenti nelle aule scolastiche così come nel percorso di crescita personale e culturale, stimolando in loro l’amore per la lettura e il sapere”: è il messaggio con cui la scuola elementare Ottaviano Bottini di Piglio, un comune della provincia di Frosinone, presenta l’iniziativa della “scalinata letteraria”.
“Abbiamo inserito nuovi titoli, alcuni classici, altri contemporanei, affinché sia i piccoli che i grandi lettori non smettano mai di stupirsi e di sorprendersi davanti a nuove scoperte. Abbiamo inserito il libro scritto dai bambini delle classi V delle elementari di Piglio, seguiti dalla loro insegnante di italiano L. Ceccaroni, insieme allo scrittore Giuseppe Bordi “Noi, bambini del lockdown”, un collage di pensieri che si fa romanzo. l’emergenza vista dagli occhi dei più piccoli, che offre molti spunti di riflessione soprattutto per gli adulti”, dichiara l’Assessore alla Cultura di Piglio, promotrice della “scalinata letteraria”, Lucia Palone.
“L’universo oscuro” libro di Andrea Cimatti professore di Astrofisica dell’Università di Bologna, nel 2017 vinse il Premio nazionale di divulgazione scientifica e ci proietta nell’affascinante mondo della cosmologia. Non poteva mancare il nostro omaggio a Giuseppe Truini (scrittore della nostra Ciociaria da poco scomparso) alla sua sensibilità, alla sua umanità e ai suoi valori trasmessi a chiunque abbia avuto la fortuna di incontrarlo, come i nostri studenti e abbiamo voluto farlo con il suo “Bapu – riusciremo a raggiungere il mare?”
“Pelé: una promessa è una promessa” del sociologo Marino D’Amore, “La misura del tempo” di Carofiglio, le “Otto montagne” di Paolo Cognetti, “La tentazione di essere felici” di Lorenzo Marone, “L’ora di lezione” di Massimo Recalcati, “Una partigiana di nome Atina” di Anselmo Roveda, Kobane Calling di Zerocalcare. I grandi classici: Lettere dal carcere di Grasmci, la fattoria degli animali di Orwell, il nome della rosa di Umberto Eco, l’isola di Arturo di Elsa Morante, il vecchio e il mare di Hemingway, il sentiero dei nidi di ragno di Italo Calvino, il partigiano Johnny di Fenoglio e tantissimi altri”, dichiara ancora Paolone.
“Ad affiancare gli scalini c’é il discorso ai giovani sulla Costituzione, di Calamandrei in occasione del 25 aprile, I versi poetici di De André, il monito ai giovani della senatrice a vita Liliana Segre, Malala Yousafzai, Greta Thunberg, Rita Levi Montalcini, Frida Kahlo, Dostoevskij, Gramsci, Pasolini, Sepúlveda, Merini, Dante e molti altri – aggiunge l’Assessore – Oggi più che mai abbiamo bisogno di speranza e bellezza. Non c’è posto migliore per appassionare i ragazzi e i bambini alla lettura per un futuro volto all’integrazione. I libri ci danno la forza di resistere e smuovono gli animi per formare una coscienza critica, perché tutto quello che è stato piantato in passato, venga colto e continui a fiorire”, conclude Palone.
“Ritorneremo a essere felici e il nostro sorriso arriverà fino alle orecchie e ci tremeranno le gambe dalla gioia. Ma adesso non é il momento di cantare vittoria. Non ci dobbiamo arrendere, dobbiamo impegnarci, lottare e continuare a sperare, perché un giorno questo momento orribile diventi soltanto un brutto ricordo”. Tratto dal libro “Noi bambini del lockdown”.
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