Coronavirus, Piero Angela: “Sembra un film di fantascienza, fidiamoci degli esperti”
Coronavirus, Piero Angela: “Sembra un film di fantascienza, fidiamoci degli esperti”
Piero Angela paragona quanto sta accadendo intorno all’emergenza Coronavirus a “un film di fantascienza”: secondo il divulgatore scientifico, l’epidemia ha contorni ancora molto incerti e, in queste condizioni, occorre fidarsi delle prescrizioni suggerite o imposte dalle autorità sanitarie.
“Non mi fa paura, anche se penso che sia una cosa seria”, dice Angela in un’intervista pubblicata oggi, martedì 25 febbraio, sul quotidiano La Repubblica.
Il conduttore di Superquark ricorda l’esperienza di sua madre: “Da ragazza, subito dopo la Prima guerra mondiale, si ammalò di Spagnola, la terribile influenza che avrebbe fatto milioni di morti. Ma lei fu tra coloro che guarirono”.
Ora, di fronte al Coronavirus, Angela, 91 anni, dice che non rinuncerà a fare ciò che ha sempre fato: “Viaggiare”. “Certo – puntualizza -, d’ora in poi lo farò seguendo le indicazioni delle autorità sanitarie: se mi dicono di indossare mascherina e guanti, li indosserò. Non posso giudicare se sono misure eccessive o no, mi fido di quello che mi dicono gli esperti”.
“Non mi era mai capitato niente del genere, sembra un film di fantascienza”, ammette il noto divulgatore scientifico, che poi sottolinea la particolarità del Covid-19: l’Hiv, dice, “ha modalità di contagio ben precise e basta evitare certi comportamenti a rischio per evitare l’infezione”. Il Coornavirus, “invece, sembra circolare ovunque e colpire tutti. Non si sa ancora bene cosa sia, ha un tempo di latenza di due settimane o forse più, che permette a persone asintomatiche di diffondere involontariamente l’infezione anche solo starnutendo. E questo spiega la crescita esponenziale dei casi”.
A Piero Angela viene infine chiesto cosa pensi delle polemiche tra virologi: la direttrice del Sacco Maria Rita Gismondo, secondo cui il virus è solo una forma grave di influenza e il Roberto Burioni, che sostiene si tratti di una epidemia più allarmante.
“Da giornalista ascolterei tutte le fonti e poi farei una sintesi. Da privato cittadino mi regolo con prudenza”, spiega Angela. “Può darsi che abbia ragione lo scienziato secondo cui questa è un’infezione appena più seria di un’influenza, ma se poi non è così? Oggi, nel dubbio, meglio attenersi alle indicazioni delle autorità sanitarie. Se si fanno tutte queste cose che ci raccomandano, forse saremo capaci di contenere l’epidemia, se non le metteremo in pratica è sicuro che non ci riusciremo”.
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