Vaccini, aggiornato il piano nazionale: priorità a malati gravi, forze dell’ordine e insegnanti
Vaccini, il nuovo piano nazionale per la fase due
In vista della seconda fase della campagna vaccinale il piano nazionale messo a punto dal ministero della Salute in collaborazione con Aifa, Iss e Agenas, è stato aggiornato tenendo conto della riduzione dei vaccini disponibili nella prima fase di immunizzazione.
Il prospetto messo a disposizione delle Regioni prevede sei categorie prioritarie a cui somministrare il vaccino, ma la seconda fase scatterà una volta terminata l’immunizzazione degli over 80, iniziata questa settimana insieme a quella delle categorie a rischio, tra cui insegnanti e forze dell’ordine. A queste categorie, per le persone con meno di 55 anni, andrà il vaccino di AstraZeneca.
Piano vaccini: le sei categorie prioritarie della “fase due”
La prima categoria prioritaria ad essere immunizzata nella fase due sarà quella dei pazienti già affetti da altre patologie e per questo “particolarmente vulnerabili”, di qualsiasi età. Dopo sarà il turno delle persone tra i 75 e i 79 anni di età, e in seguito di quelle tra i 70 e i 75.
Queste ultime due categorie, si legge nel piano, “vengono definite sulla base del criterio anagrafico in quanto questa variabile assume un ruolo preponderante nella valutazione dei fattori di rischio di mortalità associata a Covid-19″. Infatti, in questa fascia di età “il tasso di letalità di coloro che vengono a essere infettati risulta pari al 10 per cento”, recita il documento visionato in anteprima dall’Ansa, che nelle prossime ore sarà sul tavolo di una riunione della conferenza Stato-Regioni.
Della quarta categoria fanno parte i pazienti con particolare rischio clinico che si trovano nella fascia d’età 16-69 anni e quelle tra i 55 e i 69 senza particolari patologie pregresse. Della sesta invece le persone tra i 18 e i 54 senza “aumentato rischio clinico”. Le prime 5 categorie riceveranno i vaccini a mRna di Pfizer e Moderna, come raccomandato dall’Aifa.
Alla sesta categoria in ordine prioritario (le persone tra 18 e 54 anni senza aumentato rischio clinico) andrà invece il vaccino di AstraZeneca, quello che da oggi verrà utilizzato anche per vaccinare i lavoratori sotto i 55 anni potenzialmente più esposti al contagio, come appunto gli insegnanti, gli uomini delle forze dell’ordine, i detenuti e il personale delle carceri.
Piano vaccini, le patologie critiche
Nella prima categoria della fase due rientrano le persone che, a prescindere dall’età, sono affette da altre patologie. Il nuovo piano identifica le malattie ritenute “particolarmente critiche in quanto correlate al tasso di letalità associata a Covid-19” (che quindi danno diritto alla precedenza) “quelle respiratorie, cardiocircolatorie, condizioni neurologiche e disabilità, diabete ed endocrinopatie severe, fibrosi cistica, patologia renale, malattie autoimmuni, malattie epatiche e cerebrovascolari, patologia oncologica, sindrome di Down, trapianto di organo solido, grave obesità“.
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