Pesaro, sgozza la moglie e si suicida: era appena uscito dal carcere
Pesaro, uccide la moglie e si suicida
Un marocchino di 44 anni, Chouaye Mourad, ha ucciso a coltellate la moglie, Simona Porceddu, 41enne di origine sarda, e poi si è suicidato gettandosi dalle mura antiche di Novilara, una frazione alle porte di Pesaro. L’omicidio-suicidio è avvenuto intorno alle 13 di venerdì 11 dicembre, quando le figlie della coppia erano a scuola, ma è stato scoperto solo nel pomeriggio, quando il cadavere dell’uomo è stato ritrovato dai carabinieri. Quando le forze dell’ordine si sono recate a casa per avvisare la moglie, l’hanno trovata a terra, sgozzata. Da quanto si è appreso, i militari hanno ritrovato in cucina almeno due coltelli sporchi di sangue. Il marocchino era uscito due settimane fa dal carcere, dopo aver scontato una pena per reati legati alla droga.
Già noto alle forze dell’ordine per aver ricevuto un divieto di avvicinamento alla moglie, dopo alcune denunce per maltrattamenti in famiglia, l’uomo viveva in una casa nello stesso borgo insieme a due figli avuti da un’altra donna. I due, di 7 e 13 anni, sono stati prelevati dai servizi sociali del comune di Pesaro all’uscita della scuola, in modo che non potessero rientrare a casa. Nell’abitazione insieme al cadavere della donna – che presentava due tagli alla gola – c’era anche un cane, che è stato sedato da un veterinario. Gli inquirenti, coordinati dal pm Silvia Cecchi, indagano sulle cause dell’omicidio-suicidio. Da una prima ricostruzione dei fatti, sembra che l’uomo, dopo aver ucciso la moglie, abbia raggiunto le mura antiche del borgo di Novilara e si sia gettato: quando lo hanno soccorso era ancora in vita, ma è morto in ospedale.