“Ho chiesto di rallentare, mi ha preso a martellate”: 46enne salvato da un netturbino
“Ho chiesto di rallentare, mi ha preso a martellate”: 46enne salvato da un netturbino
“Davvero ho visto la morte in faccia”. Lo ha scritto Matteo Bastianelli dopo la brutale aggressione subita lunedì sera a Fermignano, in provincia di Pesaro e Urbino, per un semplice cenno fatto a un automobilista. Mentre attraversava la strada per recarsi a lavoro, il 46enne è stato prima investito e poi aggredito a martellate dal conducente di una Ford Focus. A salvarlo, come da lui stesso raccontato in un’intervista a Il Resto del Carlino, è stato l’intervento provvidenziale di un netturbino.
“Stavo attraversando la strada a piedi (…) Una macchina velocissima ha svoltato e mi è sfrecciata a fianco. Ho alzato il braccio destro, per dire di andare più piano….Ma in realtà non ho detto nulla, nel senso che non ho parlato. Lui frena di colpo…”, ha raccontato al quotidiano Bastianelli, titolare di un punto vendita Conad a Fermignano. “Ho visto la macchina che mi veniva addosso, mi ha investito , ho messo le mani sul cofano poi mi sono ritrovato col bacino sotto la macchina”, ha proseguito, ricordando di aver tentato di fuggire verso il marciapiede. “A quel punto lui è uscito dall’auto con un martello in mano ed ha cominciato a colpirmi a martellate sulla schiena, ho cercato di ripararmi il volto e il capo. Due anni fa ho avuto emorragia cerebrale, ero terrorizzato per la mia testa”, ha aggiunto. “Lo supplicavo, gli ho detto ho dei figli, ti pago, ma lui era una furia cieca. Non riuscivo a fermarlo, continuava a picchiarmi…”
Grazie all’intervento del netturbino, Bastianelli è riuscito a fuggire chiudendosi nel camioncino della nettezza urbana, riuscendo a prendere la targa dell’auto. “Se non c’era lui, di sicuro non la raccontavo. È bastata la sua sola presenza, alla fine l’altro si è fermato”.
I carabinieri hanno poi rintracciato e arrestato l’aggressore, con l’accusa di tentato omicidio. Si tratta di un 37enne del posto, di professione collaboratore scolastico. Oltre al pestaggio l’uomo a Bastianelli aveva anche distrutto il telefonino. L’imprenditore ha quindi usato Facebook per rassicurare amici e familiari. “Questo post serve a rassicurare tutti quelli che mi hanno cercato, quelli che mi vogliono bene e quelli che mi conoscono”, ha scritto. “Sto bene, per quello che può essere stare bene dopo essere stato investito e preso a martellate, ma sto bene, anche in virtù del fatto che davvero ho visto la morte in faccia. Se non fosse per il signore che ha interrotto la follia omicida del mio aggressore non sarei qui a raccontarlo. (Non finirò mai di ringraziarlo)”.