La scoperta del team Crisanti: “I pazienti zero del Veneto sono i due turisti cinesi di Wuhan”
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La tortuosa ricerca del o dei pazienti zero in Veneto sembra aver trovato compimento. L’università di Padova guidata da Andrea Crisanti ha scoperto che si tratta di una coppia di turisti cinesi provenienti da Wuhan: il ceppo virale circolante ad inizio pandemia a Vo’, il piccolo centro sulle pendici dei Colli Euganei divenuto tristemente noto per il diffondersi della pandemia nel 2020, è identico a quello di due turisti cinesi.
Proprio a Vò risiedeva Adriano Trevisan, il 77enne prima vittima italiana della pandemia. I ricercatori, come riporta il Corriere del Veneto, sono certi che si tratta quindi dei due turisti che a gennaio dello scorso anno sbarcarono all’aeroporto di Malpensa con una comitiva di connazionali per una vacanza in Italia.
La scoperta, già comunicata da Crisanti al sindaco del piccolo comune veneto, Giuliano Martini, è stata possibile analizzando i campioni del sangue della coppia cinese, poi messi a confronto con quelli degli abitanti di Vo’. A quel punto è emersa, effettivamente, una stretta correlazione. E, proprio per questo motivo, il primo cittadino del comune euganeo ha voluto lanciare un appello, rivolto in particolare ai residenti che erano risultati positivi al coronavirus per primi, tra febbraio e maggio del 2020. “A queste persone chiediamo di provare a ricordare se hanno avuto contatti con le città di Venezia, Verona o Parma nei giorni dal 23 al 27 gennaio 2020”, ha detto Martini. “Qualsiasi contatto può essere importante, anche indiretto”.
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