Pandora Papers, anche i “gemelli del gol” Mancini e Vialli nell’inchiesta sui paradisi fiscali offshore
Pandora Papers, anche i “gemelli del gol” Mancini e Vialli nell’inchiesta sui paradisi fiscali offshore
I Pandora Papers non risparmiano l’allenatore della Nazionale Roberto Mancini, fresco vincitore dell’Europeo la scorsa estate. Oltre a quello dell’ex allenatore di Inter e Manchester City, nella maxi-inchiesta giornalistica sui segreti delle società offshore usate da ricchi e potenti in tutto il mondo, compare anche il nome di Gianluca Vialli, capodelegazione degli azzurri agli ultimi Europei.
I due “gemelli del gol” che venti anni fa portarono la Sampdoria a uno storico scudetto, hanno creato società nel paradiso fiscale delle British Virgin Islands per gestire alcune loro attività, secondo quanto riporta l’Espresso, che ha partecipato in esclusiva per l’Italia all’inchiesta coordinata dal Consorzio Internazionale dei Giornalisti Investigativi (ICIJ).
Mancini viene indicato come l’azionista di Bastian Asset Holdings, proprietaria di un aereo. Vialli invece risulta proprietario di un’altra società, la Crewborn Holdings, servita a gestire una serie di finanziamenti ad attività italiane
Secondo quanto rivelato negli 11,9 milioni di documenti dell’inchiesta, su cui hanno lavorato per due anni 600 giornalisti provenienti da tutto il mondo, nel 2009 l’allenatore della Nazionale aveva indicato a una fiduciaria italiana di essere intenzionato a chiedere lo scudo fiscale, per regolarizzare la sua posizione con il Fisco.
L’inchiesta, realizzata da 150 testate di tutto il mondo, intende mostrare come più di 100 miliardari, oltre 300 politici da più di 90 paesi e 35 capi di stato o di governo hanno nascosto i propri patrimoni all’estero. I documenti hanno rivelato come il re di Giordania Abdullah II, storico alleato degli Stati Uniti, abbia usato varie società fantasma per acquistare per oltre 100 milioni di dollari proprietà di lusso a Malibu, in California, a Londra e a Washington e come Tony e Cherie Blair hanno risparmiato centinaia di migliaia di sterline in imposte sugli immobili con l’acquisto di un edificio per uffici a Londra tramite una società offshore. L’inchiesta arriva anche alla famiglia reale britannica, che tramite il fondo della Regina ha acquistato per 67 milioni di sterline una proprietà a Londra legata alla famiglia del presidente dell’Azarbaijan, Ilham Aliyev, accusata di corruzione.
Per quanto riguarda l’Italia, l’Espresso ha rivelato che nei documenti è presente anche il boss della camorra Raffaele Amato, l’ex nazifascista Delfo Zorzi e l’ex allenatore del Milan, attualmente al Real Madrid, Carlo Ancelotti. Secondo la rivista, nei documenti figurano le società estere usate dal tre volte vincitore della Champions League che già erano finite al centro delle indagini delle autorità spagnole.