Film sul Prati Gate, dopo il clamoroso stop il regista Gianni Ippoliti prepara la controffensiva
Il regista Gianni Ippoliti non ci sta. Non gli va giù quella che sembrerebbe una censura mascherata con l’abito della diffida. Con tanto di mail inviata da uno studio legale. A riceverla è stato il Festival di Maratea dove il 26 luglio sarebbe stato proiettato il suo cortometraggio sul Prati- Gate. Tutto sospeso. Per adesso. La Prati, tramite il suo legale, avrebbe detto che quel corto lede la sua immagine.
“Non mi è successo in 43 anni di tv non ho mai potuto beneficiare di una censura, che fa solo da cassa di risonanza. Perché ne stanno parlando tutti. Ma non ci sto perché rispetto tutte quelle persone che hanno lavorato a questo cortometraggio: attori, tecnici e tanti altri”, racconta a TPI.
Ippoliti. Il film, a quanto pare, non sarà proiettato, ma potrebbero esserci nuovi colpi di scena. Infatti, tutto sembrerebbe la trama di un altro giallo. Perché, ormai, il Prati-gate è diventato un affare da milioni di spettatori in tv, share assicurato e lacrima facile degli ospiti.
Ma i riflettori di Barbara D’Urso adesso sono spenti. Tutti in ferie. Compreso Mark Caltagirone, mai esistito, che avrebbe fatto di nuovo il botto nel cortometraggio di Ippoliti. Come detto, la sola notizia avrebbe irritato la showgirl che in tv aveva annunciato e giurato l’esistenza del suo fidanzato immaginario alimentando il gossip. Poi, però, quando è stata scoperta la verità è crollato il castello di sabbia e sono spuntate denunce ed esposti in Procura. Ed ecco il caso di cronaca dell’anno.
Ma con il nuovo capitolo della saga Prati-Gate sembrerebbe che “Questo cortometraggio non s’ha da fare”. Ippoliti, serio e valido professionista della tv – per intenderci un uomo che lavora da 40 anni nel settore – potrebbe accarezzare l’idea di puntare i piedi per far valere le sue ragioni. In ogni modo. Al via un nuovo braccio di ferro. Quale sarà la prossima mossa di Ippoliti?