Padova, figli di coppie gay: la procura chiede gli atti delle trascrizioni. “Potrebbero essere dichiarati nulli”
Padova, figli di coppie gay: la procura chiede gli atti delle trascrizioni. “Potrebbero essere dichiarati nulli”
Continua la battaglia legale sulle famiglie omogenitoriali. È di oggi la notizia che la procura di Padova ha chiesto al comune della città veneta gli atti delle iscrizioni all’anagrafe dei figli di coppie gay, per sottoporli al vaglio del tribunale. Lo riporta l’Ansa.
Secondo fonti autorevoli citate dall’Ansa, gli atti riguardano tutte le iscrizioni di figli di coppie omogenitoriali registrate dal 2017, l’anno in cui l’amministrazione di centrosinistra ha aperto a questa possibilità. I casi sono relativi a 32 bambini totali, tutti di coppie di mamme. Il tribunale potrebbe arrivare a decidere la nullità delle iscrizioni.
“Si tratterebbe di una crudeltà contro il supremo interesse del minore”, ha detto il deputato Alessandro Zan, membro della segreteria del Partito democratico con delega ai diritti. “Torno a ribadire l’urgenza di una legge: ci sono famiglie consolidate con figli che oggi rischiano di perdere uno dei due genitori”, ha detto Zan, ringraziando “il sindaco di Padova Giordani e tutti i sindaci che stanno continuando con le trascrizioni nel prioritario interesse dei bambini”. “Lo Stato deve tutelare tutte le famiglie e non accanirsi sui diritti dei bambini per colpire i genitori”.
Già un mese fa, la prefettura di Padova aveva informato la magistratura delle procedure seguite dal comune per iscrivere all’anagrafe i bambini di famiglie arcobaleno. A Padova l’iscrizione è limitata ai figli di due madri, una delle quali biologica.
A fine marzo, il parlamento europeo ha condannato il governo italiano per lo stop alla registrazione dei certificati di nascita di figli di coppie omosessuali ordinato al comune di Milano.