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Padova, cantano Bella Ciao sul sagrato del Duomo, ma il prete li manda via: “Qui né rosso né nero”

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Padova, cantano “Bella ciao” sul sagrato del Duomo: il prete li allontana

Cantano “Bella ciao” sul sagrato del Duomo di Padova, ma il prete li allontana scatenando la reazione dei presenti. È quanto avvenuto lo scorso 22 maggio nel centro storico della città veneta.

In seguito a un accordo tra l’amministrazione comunale e la Diocesi, infatti, al fine di contrastare l’escalation di risse e spaccio tra giovanissimi, la chiesa mette a disposizione lo spazio antistante la cattedrale per dare vita a spettacoli e concerti organizzati dal comune.

Sabato sera, così, i Balkan Bazar, gruppo specializzato nella musica balcanica, si sono esibiti davanti il Duomo, ma quando hanno iniziato a intonare il brano “Bella ciao” sono stati interrotti da un sacerdote che si trovava nei paraggi.

“Qui, no – ha esclamato il prete interrompendo l’esibizione – Né rosso né nero, qui”. La performance, così, è stata stoppata anzitempo tra il disappunto dei presenti, che hanno levato anche qualche fischio all’indirizzo del sacerdote.

Sulla vicenda è intervenuta anche presidentessa dell’Anpi, Floriana Rizzetto, dichiarando: “Bella Ciao è un manifesto di libertà. Celebra il 25 aprile, la Liberazione, una festa nazionale che il gesto del prete del Duomo disconosce. Bella Ciao è una canzone popolare e non un inno politico. Bella Ciao appartiene agli italiani e non a un partito”.

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