Padova, 15enne scomparso da casa: “Mi minacciano, penso che morirò”
Giallo sul caso del 15enne scomparso da casa dallo scorso giovedì. Amed Jouider abita con la famiglia nel quartiere Mortise, a Padova. La sera di giovedì 21 aprile è uscito di casa poco prima delle 22, indossando pantaloni neri e una felpa nera con una striscia grigia. Si è allontanato su una bici rossa. Da quel momento di lui non si hanno più notizie. Mistero su dove o da chi possa essersi diretto e su quali siano le sue attuali condizioni.
A lanciare l’appello sui social è stato il consigliere leghista Alain Luciani, che ha condiviso la foto su Facebook. Il ragazzo, di origini marocchine, avrebbe inviato un messaggino alla ex fidanzata dai toni decisamente inquietanti: “Ho delle questioni in sospeso con alcune persone, mi minacciano, penso che morirò. Ho paura”. Parole allarmanti quelle inviate da Amed alla sua ex ragazza nel vocale, chiedendole di “non farlo sentire a nessuno”.
Dopo aver osservato la giornata di digiuno per il Ramadan, il ragazzo ha cenato con la famiglia ed è uscito. Il suo telefono risulta spento dalla mezzanotte di giovedì, due ore dopo essere uscito di casa. Il cellulare è stato rintracciato per l’ultima volta in via Madonna del Rosario in zona Torre. “Io ora devo uscire. Ho delle questioni in sospeso con alcune persone. So che morirò, penso di sì. Oppure se non muoio avrò delle ferite, gravi. Ma penso che morirò”, ha detto nel vocale WhatsApp all’ex fidanzata.
“Indossava pantaloni da tuta neri e una felpa nera con una striscia grigia”, si legge nel volantino con l’appello della famiglia di Amed che in queste ore sta facendo il giro del web. “Si prega di spargere la voce per la scomparsa, per qualsiasi informazione contattare il numero 388.42.86.326”. La Questura di Padova sta cercando di ricostruire gli spostamenti del 15enne dopo l’allontanamento da casa.