Il folle piano di Ousseynou Sy: “Lo rifarei cento volte, odio i bianchi. Volevo salire su un aereo a Linate”
Il 47enne di origini senegalesi voleva usare i bambini come scudi per imbarcarsi su un volo nello scalo milanese
“Odio voi bianchi che ci avete colonizzato e invaso, ci avete distrutto e ora ci respingete, facendoci morire nel Mediterraneo”.
Sono alcune delle parole pronunciate da Ousseynou Sy, il 47enne di origini senegalesi che ha dato fuoco a uno scuolabus in provincia di Milano, nell’auto dei carabinieri che lo stava portando in caserma poco dopo l’arresto.
A riportarle è il Corriere della Sera. Sy aveva un piano ben preciso: usare i bambini come scudi per raggiungere l’aeroporto di Linate e imbarcarsi su un aereo.
Ai Carabinieri, Sy ha anche riferito di non essere minimamente pentito: “Era una cosa che dovevo fare e che rifarei. Cento volte. Perché l’ho fatto? Per mandare un segnale all’Africa. Gli africani devono restare in Africa”.
Dopo l’interrogatorio in procura, Sy è stato riportato in caserma dagli agenti. Qui ha atteso un’ora prima di essere destinato a una cella del carcere di San Vittore.
Secondo quanto riporta il Corriere, nei giorni scorsi l’uomo aveva commissionato a un amico l’acquisto di una pistola elettrica. Agli agenti ha spiegato: “Era un regalo per una donna”.
Nel carcere di San Vittore, secondo quanto riportato dall’Ansa, il 47enne di origini senegalesi si sarebbe anche definito “panafricanista”, dichiarando di augurarsi la vittoria delle destre in Europa “così non fanno venire gli africani”.
Sy avrebbe anche ammesso di aver premeditato il gesto. “Avrei potuto farlo ogni giorno – sono le dichiarazioni riportate da Davide Lacchini, legale di Sy, – solo ieri avevo trasportato già 200 bambini. Non volevo far loro del male. L’ho fatto per i bambini che nel Mediterraneo sono mangiati dai pescecani”.