Torino, coppia di coniugi si suicida insieme: tre anni fa la figlia si era tolta vita per le violenze sessuali subite da un parente
A Orbassano, in provincia di Torino, due coniugi di 64 e 59 anni si sono tolti la vita insieme nell’auto parcheggiata nel garage di casa. Circa tre anni fa la loro unica figlia 28enne si era impiccata a causa delle incancellabili sofferenze che si portava dentro per le violenze sessuali subite da un parente quando era una bambina.
Lo scorso 5 dicembre i due genitori – Alessandro Giacoletto, 64 anni, stimato e apprezzato medico di famiglia, e Cristina Masera, 59 anni, farmacista – avevano raccontato la loro storia a un quotidiano locale, L’Eco del Chisone. Avevano riferito che mai si erano accorti degli abusi subiti dalla figlia. La giovane, a 23 anni, aveva cominciato a soffrire di ansia e attacchi di panico, ma solo tre anni fa aveva rivelato al padre e alla madre l’origine del suo malessere, per poi togliersi la vita nel febbraio del 2022.
“Non chiamatelo suicidio, non è la parola corretta”, aveva sottolineato Giacoletto parlando con il giornale locale. “Chi pone fine alla sua vita a causa di una violenza è vittima di un omicidio psichico e il suo aguzzino è un assassino. Chiara si è suicidata perché vittima di abusi. Ora noi siamo soltanto ombre”, aveva aggiunto il padre della ragazza.
Pochi giorni l’uscita dell’articolo, il 9 dicembre, i corpi dei due coniugi sono stati ritrovati privi di sensi – ma ancora in vita – a bordo della loro auto parcheggiata nel garage di casa. La madre è morta nove giorni dopo alle Molinette di Torino, l’uomo il 23 dicembre nel reparto di rianimazione dell’ospedale San Luigi di Orbassano.
Sui social la sindaca di Orbassano, Cinzia Maria Bosso, ha dedicato alla famiglia, molto nota in paese, un messaggio di cordoglio: “Possiate ora riposare in pace tutti e tre insieme, a noi resterà per sempre il vostro ricordo”.
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