Operai travolti da un treno, i lavori iniziati prima e senza il nulla osta: è giallo su chi ha dato il via libera
Operai travolti da un treno, i lavori iniziati prima e senza il nulla osta
Perché 5 dei 7 operai che stavano lavorando alla sostituzione di alcuni binari sulla linea Torino-Milano, all’altezza della stazione di Brandizzo, sono stati travolti da un treno? È quello che dovrà appurare una doppia inchiesta condotta dalla procura di Ivrea e, parallelamente, dal ministero dei Trasporti.
Dai primi accertamenti emerge che è “mancata comunicazione per il nulla osta”: i lavoratori, infatti, avrebbero dovuto iniziare i lavori una volta passato il treno che invece li ha uccisi.
Non è chiaro se il convoglio fosse in ritardo: quel che appare certo, invece, è che nessuno abbia comunicato agli operai che il treno dovesse ancora transitare nella stazione.
Secondo quanto ricostruito da La Repubblica, infatti, gli operai erano a conoscenza del passaggio di due treni, il 2044 e il 14950.
Il 2044 passa all’orario stabilito nei documenti, ovvero quando mancano circa dieci minuti alla mezzanotte. Forse è proprio il passaggio di questo convoglio che trae in inganno gli operai, che, una volta passato il convoglio, iniziano il loro lavoro.
Ma alle 23,49 il treno 14950 entra nella stazione di Brandizzo a più di 100 chilometri orari, travolgendo e uccidendo gli operai. Perché? Quello che sarebbe dovuto essere un binario “morto” in quel momento, non lo era affatto.
Il treno, infatti, è passato con il semaforo verde e il convoglio, come detto, era atteso sin dal principio. “Quello che non dovevano esserci, in quel momento, erano i lavori in corso” rivela uno dei tecnici che sta seguendo il caso.
Secondo Rfi “un cantiere di quel tipo può essere attivato soltanto dopo che il responsabile della squadra operativa, in questo caso dell’impresa appaltatrice, ha ricevuto il nulla osta formale ad operare”. Quello che non si trova, però, è proprio il nulla osta.
Da chiarire, quindi, è anche il ruolo del delegato di Rfi che si trovava sul cantiere. Se gli operai hanno iniziato i lavori in anticipo e senza autorizzazione, come mai nessuno li ha avvertiti?
“Se fosse stata fatta una telefonata, li avrebbero avvisati che un treno stava per arrivare: i due macchinisti del convoglio hanno rispettato tutte le regole, erano dove dovevano essere” dichiara un investigatore.