Oscar Camps, fondatore di Open Arms, a TPI: “Il rilascio di Carola è uno schiaffo magistrale al Decreto Salvini”
Open Arms – “Credo che sia stata fatta giustizia, è evidente che ci sia una separazione ben chiara dei poteri in Italia, non come in altri paesi. Questo è uno schiaffo magistrale al Decreto di Salvini“.
Oscar Camps, fondatore di Proactiva Open Arms, commenta a TPI così la decisione del Gip di Agrigento, che non ha convalidato l’arresto della capitana della Sea Watch 3 Carola Rackete, sollevandola dalle accuse di resistenza a nave da guerra e tentato naufragio (qui avevamo spiegato cosa rischia penalmente) dopo aver forzato il blocco imposto dalle autorità italiane ed essere entrata nelle acque nazionalicon la nave della ong tedesca.
Camps, nel suo colloquio con Valerio Nicolosi, inviato di TPI a bordo di Open Arms, ha parlato anche del lavoro e degli obiettivi della Ong, che opera nel Mediterraneo per salvare vite.
“La Open Arms naviga nel Mediterraneo centrale, rispettando rigorosamente il diritto marittimo. La nostra missione, qui, è essere vigili e rispettare i diritti umani e il principio fondamentale, che è la vita”.
“L’impennata bellica e violenta che c’è in questo momento in Libia comporta partenze massive da quel paese – ha aggiunto Camps – Quello che non vogliamo è leggere notizie di una barca con 300 persone a bordo che naufraga”.
“Né Frontex né ne nave dell’operazione Sophia intervengono. Non possiamo confidare nei media e nella Guardia costiera libica, che ha come missione quella di catturare e riportare le persone in un paese ‘gabbia’ come è in questo momento la Libia”, ha concluso il fondatore di Proactiva Open Arms.
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