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Home » Cronaca

Open Arms, nuovo scontro tra Conte e Salvini. Sbarcati i 27 minori a bordo. Il Comandante: “Situazione esplosiva”

Immagine di copertina
Open Arms Credit: Facebook

Le ultime notizie sul caso della nave della Ong spagnola con a bordo oltre 134 persone soccorse al largo della Libia

Open Arms a Lampedusa

La Open Arms si trova da giorni in rada in acque territoriali italiane, davanti al porto di Lampedusa, con 134 migranti a bordo soccorsi al largo della Libia a inizio agosto. La nave è in attesa di ricevere l’autorizzazione ad attraccare, mentre i 27 minori a bordo della nave della Ong spagnola sono sbarcati nel pomeriggio di sabato 17 agosto.

Si tratta del diciassettesimo giorno in cui l’equipaggio e i migranti vivono in soli 37 metri di lunghezza: “La Open Arms è una bomba ad orologeria. Se non si interviene immediatamente la prima miccia la farà esplodere”, dice il comandante della nave Marc Reig. Sono già avvenuti a bordo atti di autolesionismo o di violenza.

Dopo lo sbarco dei minori, ora si attendono novità sugli altri 107 migranti che si trovano ancora a bordo.

Open Arms, le ultime notizie del 17 agosto

Qui di seguito le ultime notizie sulla crisi di governo.

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Sbarcati i 27 minori a bordo

Sono tutti sbarcati i 27 minori che da 16 giorni si trovavano a bordo della Open Arms. I ragazzi sono arrivati nel molo Favaloro e hanno toccato la terraferma. A bordo della nave della Ong spagnola ora rimangono 107 migranti. I minori, poi, sono stati condotti dalla polizia nell’hotspot di Lampedusa, in contrada Imbriacola. Si tratta di 13 eritrei, 5 sudanesi, due del Ciad, due del Gambia, un ghanese, un ragazzo del Mali, un nigeriano, un etiope e un egiziano.

Iniziato il trasbordo dei 27 minori a bordo

È iniziato, sotto lo sguardo attento del Procuratore di Agrigento Salvatore Vella, il trasbordo dei 27 minori che si trovavano a bordo della Open Arms. I migranti stanno salendo su due motovedette della Guardia costiera e della Guardia di finanza.

Al via l’ispezione sanitaria a bordo

È iniziata l’ispezione sanitaria a bordo della Open Arms disposta dalla Procura di Agrigento. Insieme al medico della sanità marittima, sull’imbarcazione della Ong spagnola sono saliti anche gli agenti della squadra mobile di Agrigento e militari della Guardia costiera di Lampedusa. Obiettivo della Procura è quello di verificare le condizioni igienico-sanitarie dei migranti, che si trovano ancora a bordo della nave.

Disposto lo sbarco dei 27 minori a bordo della nave

Come preannunciato dal ministro dell’Interno Matteo Salvini, è stato disposto dalle autorità lo sbarco dei 27 minori che si trovano a bordo della Open Arms, che si trova ancora a largo di Lampedusa. La polizia sta raggiungendo il molo Favaloro del porto di Lampedusa per l’avvio delle operazioni.

Salvini: “Sbarco dei minori è scelta esclusiva del premier”

Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha risposto alla lettera di Giuseppe Conte affermando che darà il via libera allo sbarco dei minori che si trovano a bordo della Open Arms, così come richiesto dal presidente del Consiglio, ma sottolineando che questa “è una scelta esclusiva del premier” e, dunque, prendendone le distanze. Successivamente fonti del Viminale hanno affermato che: “L’indirizzo politico del ministro Salvini, supportato giuridicamente, è diverso da quello del presidente del Consiglio”. Secondo quanto affermato, inoltre, già nella giornata di lunedì 19, il ministro dell’Interno auspica novità a proposito del ricorso sulla decisione del Tar del Lazio. Salvini, inoltre, si dice certo che la linea della fermezza e della difesa dei confini e della dignità dell’Italia è condivisa dalla stragrande maggioranza dei cittadini italiani.

La lettera di Conte

Nella tarda serata di venerdì 16 agosto, il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha scritto una seconda lettera al ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ribadendo la richiesta di far sbarcare i minori dalla nave Open Arms. La lettera è stata scritta in risposta al carteggio di Ferragosto tra Conte e Salvini.

Disposta un’ispezione medica

La Procura di Agrigento ha disposto una ispezione medica a bordo della Open Arms per accertare le condizioni igienico-sanitarie dei 134 naufraghi, da due settimane ammassati nello scafo della ong spagnola, ferma alla fonda a Lampedusa. La decisione è stata assunta durante un vertice in Procura.

I documenti acquisiti

La Procura di Agrigento ha acquisito dalla Guardia costiera alcuni dei documenti importanti relativi all’Open Arms.

Tra gli incartamenti che sono, adesso, al vaglio del procuratore aggiunto Salvatore Vella, anche la comunicazione con cui il centro di ricerca e soccorso di Roma scrive, chiedendo una risposta urgente, al ministero dell’ Interno sostenendo che “non vi sono impedimenti di sorta” allo sbarco.

Open Arms a Lampedusa, il commento di Salvini

In 16 giorni sareste già tranquillamente arrivati a casa vostra in Spagna. Quella delle ONG è una battaglia politica, non certo umanitaria, giocata sulla pelle degli immigrati. Vergogna. Io non mollo”.

Lo scrive su Twitter il ministro dell’interno Matteo Salvini allegando un post con cui Open Arms stigmatizza il fatto che, dopo 16 giorni, non è stata ancora trovata una soluzione (qui l’articolo completo).

L’inchiesta per sequestro di persona

La polizia giudiziaria si è recata dalla Guardia costiera a Roma, inviata dal procuratore aggiunto di Agrigento Salvatore Vella, il coordinatore dell’inchiesta che al momento è senza indagati.

Dopo la presentazione di un esposto da parte della Open Arms, la Procura indaga anche per le ipotesi di reato di sequestro di persona, violenza privata e abuso d’ufficio.

Tra i documenti acquisiti c’è anche la comunicazione con cui il centro di ricerca e soccorso di Roma scrive al ministero dell’Interno che “non vi è impedimento alcuno” e che si può “procedere senza indugio” all’attracco della nave in banchina .

Il magistrato attende di ricevere tutte le carte per ricostruire le condizioni che hanno portato a impedire lo sbarco, prima di decidere una eventuale ispezione sulla nave, ancora alla fonda a mezzo miglio da Lampedusa.

La polemica sulle condizioni sanitarie dei migranti

Le condizioni di salute dei 13 naufraghi a cui è stato consentito di scendere dalla nave per ragioni mediche sono diventate oggetto di polemiche. La procura di Agrigento sta al momento valutando l’ipotesi di far effettuare da medici di parte nuovi esami medici sui migranti che si trovano a bordo di Open Arms.

La decisione, secondo quanto si è appreso, punta a far chiarezza sulle condizioni mediche dei migranti a bordo dopo le valutazioni discordanti dei medici che li hanno visitati finora. I pm hanno anche dato la delega di indagine alla Guardia Costiera sul fascicolo aperto per sequestro di persona e hanno acquisto tutti i referti medici.

“Tra le persone che hanno fatto sbarcare per ragioni mediche non abbiamo riscontrato casi di scabbia. Il caso più grave che abbiamo medicato è quello di un migrante con un’otite media”, ha spiegato il responsabile del Poliambulatorio di Lampedusa, Francesco Cascio, intervistato da TPI.

A quanto si legge nella relazione dello staff Cisom (il Corpo italiano di soccorso dell’Ordine di Malta), compilata il 15 agosto, prima che venissero autorizzati gli sbarchi, a bordo della Open Arms ci sarebbero persone con diverse patologie, tra cui 20 casi di scabbia.

La Procura sentirà il medico

Il medico che non si trova nell’isola, sarà ascoltato probabilmente a breve o al suo rientro a Lampedusa, la prossima settimana, dalla Procura. Ieri Cascio ha sostenuto che i tredici migranti fatti sbarcare per motivi di salute dalla Open Arms, erano in buone condizioni come refertato dal suo staff medico, salvo uno di loro che presentava una otite. Tutti i migranti sono stati poi trasferiti direttamente nell’hotspot dell’isola.

“Mi fido dei miei medici, i referti sono chiari. Non so cosa sia successo: se a bordo di Open Arms ci sono naufraghi con le patologie descritte nella relazione dal Cisom non sono gli stessi che sono stati fatti sbarcare, perché le loco condizioni erano buone, tranne un caso di otite facilmente curabile”, commenta intanto il responsabile del poliambulatorio di Lampedusa, Francesco Cascio.

Open Arms, le richieste di approdo

L’autorizzazione all’approdo spetta per legge al prefetto di Agrigento Dario Caputo che però deve aspettare gli ordini dal Viminale.

Gli agenti della squadra mobile di Agrigento oggi 17 agosto sentiranno tutti i migranti sbarcati per motivi sanitari che sono stati portati nell’hot spot di contrada Imbriacola, ma anche i medici che li hanno visitati, ovvero quelli della Cisom e di Emergency sulle cui relazioni si sono basate le evacuazioni di emergenza per motivi psicologici o per la necessità di cure specialistiche.

Se il ministero dell’Interno non dovesse autorizzare lo sbarco, i pm potrebbero decidere di intervenire con una ispezione a bordo o addirittura  disporre il sequestro della nave.

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