Open Arms, Conte scrive una lettera a Salvini: “Sleale collaborazione”
Il premier contesta al leader della Lega "foga politica" e “strappi istituzionali”. Ma sottolinea anche che il Governo M5S-Lega è "agli sgoccioli"
Il premier Giuseppe Conte ha scritto una lettera rivolta al ministro dell’Interno, Matteo Salvini, sul tema dell’immigrazione e, in particolare, sulla vicenda della Open Arms. Nella lettera Conte rimprovera a Salvini “sleale collaborazione”, “foga politica” e alcuni “strappi istituzionali”. Ma sottolinea anche che il Governo M5S-Lega è “agli sgoccioli”.
Quanto al caso Open Arms, che vede in atto un braccio di ferro tra Salvini e i ministri Trenta e Toninelli, Conte sottolinea come “Francia, Germania, Romania, Portogallo, Spagna e Lussemburgo” gli abbiano “appena comunicato di essere disponibili a redistribuire i migranti” che si trovano a bordo della nave, ferma da stamattina davanti al porto di Lampedusa, ma a cui il Viminale ha imposto un divieto di ingresso in acque italiane.
“Sono costretto a constatare che anche la corrispondenza d’ufficio tra la Presidenza del Consiglio e il Viminale viene poi riportata sui giornali e allora tanto vale renderla pubblica all’origine, per migliore trasparenza anche nei confronti dei cittadini”, scrive Conte, che ha pubblicato la lettera sulla sua pagina Facebook. “Ti ho scritto ieri l’altro una comunicazione formale, con la quale, dopo avere richiamato vari riferimenti normativi e la giurisprudenza in materia, ti ho invitato, letteralmente, ‘nel rispetto della normativa in vigore, ad adottare con urgenza i necessari provvedimenti per assicurare assistenza e tutela ai minori presenti nell’imbarcazione’”.
“Con mia enorme sorpresa, ieri hai riassunto questa mia posizione attribuendomi, genericamente, la volontà di far sbarcare i migranti a bordo”, prosegue Conte. “Comprendo la tua fedele e ossessiva concentrazione nell’affrontare il tema dell’immigrazione riducendolo alla formula ‘porti chiusi’. Sei un leader politico e sei legittimamente proteso a incrementare costantemente i tuoi consensi. Ma parlare come Ministro dell’Interno e alterare una chiara posizione del tuo Presidente del Consiglio, scritta nero su bianco, è questione diversa. È un chiaro esempio di sleale collaborazione, l’ennesima a dire il vero, che non posso accettare. il tema dell’immigrazione è un tema complesso. Va affrontato con una politica di ampio respiro”.
“Questo è il momento di insistere in direzione di una soluzione sempre più europea, altrimenti l’Italia si ritroverà completamente isolata in una situazione che diventerà, nuovamente, via via sempre più ingestibile”, scrive il premier.
“La nuova presidente della Commissione Ursula von der Leyen, nei colloqui sin qui avuti, mi è sembrata molto determinata a percorrere questa strada e a darci una mano risolutiva. In definitiva, se davvero vogliamo proteggere i nostri ‘interessi nazionali’, non possiamo limitarci a esibire posizioni di assoluta intransigenza”.
“Abbiamo chilometri di coste e siamo a una manciata di ore di navigazione dall’Africa e dal Medio Oriente”, sottolinea Conte. “Da ultimo tu stesso hai constatato come è difficile contrastare i quotidiani, minuti sbarchi clandestini. Non possiamo agire da soli. Dobbiamo continuare a insistere in Europa, come peraltro hai fatto tu, di recente a Helsinki. È questa la direzione giusta. E poi non oscuriamo quello che abbiamo fatto di buono. Se mai rammarichiamoci per quello che ci riproponevamo di ottenere e ancora non abbiamo ottenuto”.
Poi, Conte fa il punto sul caso Open Arms. “Francia, Germania, Romania, Portogallo, Spagna e Lussemburgo mi hanno appena comunicato di essere disponibili a redistribuire i migranti”, spiega il premier. “Ancora una volta, i miei omologhi europei ci tendono la mano. Siamo ormai agli sgoccioli di questa nostra esperienza di governo. Abbiamo lavorato fianco a fianco per molti mesi e ho sempre cercato di trasmetterti i valori della dignità del ruolo che ricopriamo e la sensibilità per le istituzioni che rappresentiamo”.
“La tua foga politica e l’ansia di comunicare, tuttavia, ti hanno indotto spesso a operare ‘slabbrature istituzionali’, che a tratti sono diventati veri e propri ‘strappi istituzionali'”, rimprovera Conte a Salvini. “Per queste ragioni mi sono ritrovato costretto a intervenire varie volte, l’ho fatto perlopiù riservatamente, non per l’ansia di contrappormi politicamente alle tue iniziative, ma per la necessità di rivendicare l’applicazione del principio di ‘leale collaborazione’, che è fondamentale per il buon funzionamento delle istituzioni pubbliche. Il consenso politico a cui ogni leader politico aspira si nutre della fiducia degli elettori. Ma se non alimentiamo la fiducia dei cittadini nelle istituzioni pubbliche si crea un cortocircuito e alla fine prevalgono rabbia e disaffezione. Dobbiamo tutti operare per riconoscere piena dignità alle istituzioni che rappresentiamo, nel segno della leale collaborazione. Hai alle spalle e davanti una lunga carriera politica. Molti l’associano al potere. Io l’associo a una enorme responsabilità”.