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Omicidio Willy Monteiro: Marco Bianchi condannato all’ergastolo, il fratello Gabriele a 28 anni

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La sentenza d'appello-bis: riconosciute le attenuanti solo a uno dei due fratelli. I due imputati: "Non siamo dei mostri"

La Corte d’Assise d’Appello di Roma ha condannato Marco Bianchi all’ergastolo e il fratello Gabriele a 28 anni di carcere per l’omicidio del 21enne Willy Monteiro Duarte, pestato a morte davanti a un pub nella notte tra il 5 e il 6 settembre 2020 nel centro di Colleferro, in provincia della Capitale.

La sentenza è stata pronunciata nel pomeriggio di oggi, venerdì 14 marzo, al termine del secondo processo di appello. In primo grado, nel luglio 2022, i fratelli Bianchi erano stati condannati entrambi all’ergastolo per omicidio volontario. Un anno dopo, nel primo processo d’appello, ai due erano state riconosciute le attenuanti e la pena era stata ridotta a 24 anni di reclusione ciascuno. Nell’aprile del 2024, però, la Cassazione ha accolto il ricorso della Procura generale contro il riconoscimento delle attenuanti e ha disposto l’appello-bis.

Nel nuovo processo la Procura generale chiedeva nuovamente l’ergastolo per entrambi i fratelli. I giudici della Corte d’Assise hanno deciso invece di condannare al carcere a vita solo Marco Bianchi, mentre al fratello sono state riconosciute le attenuanti generiche.

Prima della sentenza odierna, i due fratelli – che oggi hanno 31 e 29 anni – hanno preso la parola chiedendo “scusa alla famiglia” del ragazzo e dicendosi “addolorati per quanto accaduto”. “Non siamo dei mostri, non meritiamo tutto questo odio mediatico”, hanno detto i Bianchi. Gabriele ha ribadito di “non avere mai colpito quella notte Monteiro”, mentre Marco si è detto “responsabile per il calcio al fianco dato a Willy ma non quando era a terra”. Entrambi si sono dichiarati “pronti a pagare” per i loro “errori”.

“Queste condanne – ha commentato la madre della vittima del pestaggio – non ci restituiranno mio figlio. Mi auguro che questi ragazzi apprezzino il fatto di essere vivi con una famiglia che li può vedere e sentire le loro voci. A noi di Willy è rimasta solo una fotografia e la sua voce è solo un ricordo lontano”. “Mi auguro che i fratelli Bianchi imparino a rispettare gli altri e a fare in modo che un’altra famiglia non viva quello che abbiamo vissuto noi”, ha aggiunto la madre di Willy.

La Cassazione ha già reso definitive le condanne per altri due giovani che facevano parte del gruppo che pestò Willy Monteiro: 23 anni a Francesco Belleggia e 21 anni a Mario Pincarelli.

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