“Può uccidere ancora”: il pm chiede la convalida dell’arresto per l’assessore leghista di Voghera
Omicidio Voghera, pm chiede convalida arresto per assessore Adriatici
“Può uccidere ancora”: con questa motivazione il procuratore aggiunto di Pavia Mario Venditti e il pm Roberto Valli hanno chiesto al gip Maria Cristina Lapi la convalida dell’arresto e la conferma dei domiciliari per l’assessore di Voghera Massimo Adriatici, accusato dell’omicidio di Youns El Bossettaoui.
Nella richiesta di convalida al gip, depositata nella giornata di giovedì 22 luglio, e sulla quale il giudice per le indagini preliminari dovrebbe esprimersi oggi, venerdì 23 luglio, per Adriatici è confermato l’ipotesi di reato di omicidio colposo per eccesso di legittima difesa.
Prima di decidere se convalidare o meno l’arresto, il gip Maria Cristina Lapi ascolterà nuovamente l’indagato alla presenza dei suoi legali.
Il pm, chiedendo la convalida dell’arresto e la conferma dei domiciliari, ha ipotizzato il rischio di reiterazione del reato, oltre che la possibilità di inquinamento probatorio.
Nel frattempo l’inchiesta della procura procede attraverso varie perizie e accertamenti tecnici tra cui l’autopsia sul corpo della vittima che, al momento, non avrebbe fornito particolari indicazioni al medico legale.
Autopsia che ha scatenato le proteste dei familiari di Youns El Boussettaoui: i legali del padre e della sorella della vittima, infatti, hanno denunciato di non essere stati avvisati della fissazione dell’esame autoptico e di non aver potuto, quindi, partecipare coi propri consulenti.
“Una gravissima violazione del diritto di difesa. È stato detto che non aveva famiglia, ma non è vero. Tutti i suoi parenti sono cittadini italiani” hanno dichiarato i legali Debora Piazza e Marco Romagnoli.
Gli avvocati della famiglia di Youns El Boussettaoui, intanto, chiedono che Adriatici venga imputato per omicidio volontario: “Youns è stato ammazzato da un assassino, senza motivo. Il video mostra da un lato un soggetto claudicante e visibilmente smagrito che si confronta a mani nude con un ex agente di polizia armato. Le sagome spariscono dietro l’angolo, Adriatici si rialza e ricompare dopo due secondi, in quel momento il colpo è già partito e non c’era nessuna aggressione”.