Omicidio Sharon Verzeni, il padre della vittima allontana i sospetti dal compagno: “Una persona splendida”. La testimone: “L’ho vista chiedere aiuto, poi è crollata”
Gli inquirenti non escludono nessuna ipotesi nell’indagine sull’omicidio di Sharon Verzeni, la 33enne morta accoltellata di notte per strada a Terno d’Isola, in provincia di Bergamo.
I Carabinieri orobici hanno lanciato un appello: “Chi fosse in possesso di informazioni ritenute utili alle indagini – fanno sapere – potrà rivolgersi al Comando Provinciale dei Carabinieri di Bergamo”.
L’omicidio è avvenuto nella notte tra lunedì 29 e martedì 30 luglio tra mezzanotte e l’una. Verzeni – che lavorava come pasticcera nel vicino paese di Brembate – è stata accoltellata in via Castegnate mentre stava facendo una delle sue camminate serali, un’abitudine che è stata confermata da suo padre.
Una donna che abita vicino al luogo del delitto ha rilasciato in via anonima la propria testimonianza al quotidiano locale L’Eco di Bergamo. “Era poco prima dell’una, ho sentito urlare ‘Aiuto aiuto’, mi sono affacciata alla finestra al secondo piano e ho visto che una giovane che barcollava”, racconta la signora.
“Ho pensato che fosse ubriaca perché è già successo altre volte di vedere ragazze in quello stato, ho notato che ha attraversato la strada, era cosciente, si è aggrappata alla ringhiera di una villetta, ha cercato di rialzarsi ma è caduta all’indietro. Si è data tanta forza quando ha attraversato, però arrivata lì non ce l’ha fatta più”.
La testimonianza prosegue: “Sono scesa a vedere cos’era successo. Saranno passati tre minuti, sono arrivata in strada e ho visto che si erano già fermati due fidanzati su una Cinquecento bianca, che l’hanno soccorsa e hanno chiamato i Carabinieri”.
La residente non è riuscita a vedere chi l’ha accoltellata: “Ci sono gli alberi davanti a casa”, spiega.
“La ragazza – dice – proveniva dal centro a piedi, anche la coppia in auto, perché la strada è a senso unico. Lei aveva i pantaloni e le scarpe da ginnastica, non ho visto la borsa. Sotto di lei si è formata una pozza di sangue che veniva giù dal marciapiede. Un altro ragazzo che arrivava in auto si è fermato, è sceso ma la ragazza della coppia di fidanzati, giovanissima, gli ha detto che aveva già chiamato i soccorsi. Era spaventatissima”.
Seconda la testimone, nella zona “c’è molto spaccio”. “Sono state fatte anche tante operazioni dei carabinieri, l’anno scorso una retata, ma molti stanno andando via di casa perché la situazione è insostenibile”, lamenta la donna. “Io non mi fiderei mai, né io né mia figlia, a camminare da sola di notte. In certi orari non si può andare in giro, io come mamma lo sconsiglio a chiunque. Terno era un bellissimo paese e adesso è invivibile”.
I genitori della vittima sono rientrati dalle ferie immediatamente hanno saputo dell’aggressione. Il padre di Verzeni, Bruno, ha spiegato al Corriere della Sera che per la figlia era effettivamente una consuetudine quella di fare camminate notturne.
“Usciva tardi per il caldo, quasi sempre con il compagno, e facevano il solito giro, quattro passi per prendere un po’ di fresco”, ha detto l’uomo. “Lei lo faceva anche per cercare di dimagrire, perché la dietologa le aveva detto di diminuire di peso”.
L’altra sera, però, il suo compagno, Sergio Ruocco, non l’ha accompagnata: “Avevano cenato insieme – spiega Bruno Verzeni – ma poi lui era stanco ed è andato a dormire. Non si è reso conto che Sharon fosse uscita. Deve avere portato fuori la spazzatura e poi deve essersi incamminata per fare una passeggiata, non so poi cosa è accaduto. Lo hanno svegliato i Carabinieri. Per quanto ci riguarda è un ragazzo splendido”.