Omicidio di Isernia, la confessione della moglie: “Ho rovinato una famiglia perbene”
Omicidio Isernia, la confessione della moglie: “Ho rovinato una famiglia perbene”
Proseguono le indagini sull’omicidio avvenuto a Iserni il 24 dicembre. Irma Forte ha ammesso di avere ucciso il martio Carlo Giancola. Attualmente si trova ai domiciliari presso l’abitazione di un parente a Santa Maria del Molise.
Ma gli inquirenti stacco comunque cercando di acquisire ulteriori elementi probatori, “poiché allo stato la ricostruzione dei fatti è incompleta e ci sono alcuni aspetti della dinamica dell’omicidio e della fase successiva non chiari”.
A dichiararlo, il procuratore capo di Isernia Carlo Fucci, il quale ha specificato nell’abitazione di via XXV settembre di Santa Maria del Molise “deve considerarsi l’oggettiva alterazione dello stato dei luoghi prima che fossero informati dell’omicidio la Procura della Repubblica di Isernia e i carabinieri. E dunque prima dell’intervento degli inquirenti sul luogo”.
L’arma del delitto, infatti, come spiegato sempre dal procuratore Fucci, è stata recuperata solo “a seguito di un ulteriore sopralluogo nell’abitazione”.
Insomma, la scena del crimine nella casa della coppia sarebbe stata ripulita. Non è escluso quindi che nelle prossime ore spuntino altri indagati, magari complici della donna.
I carabinieri, forse già nei prossimi giorni, torneranno per nuovi accertamenti. Si attende anche l’autopsia sul corpo dell’uomo.
L’interrogatorio della moglie
Irma Forte è stata interrogata ieri, 27 dicembre, e ha raccontato quanto sarebbe accaduto la mattina della vigilia di Natale, confessando di aver ucciso il marito.
Come riportato da Fanpage.it, la donna “ha ricostruito per bene quello che è successo – ha detto l’avvocato Demetrio Rivellino -, almeno per quello che ricorda, perché in queste situazioni il ricordo non è mai nitido. Ieri non era in grado, oggi per fortuna era un po’ meno confusa”.
In un primo momento, infatti, Irma Forte si era avvalsa della facoltà di non rispondere. “Ha cercato – ha spiegato ancora l’avvocato – di fornire al Gip una serie di elementi per dare un significato, se significato c’è, a una tragedia”.
Riguardo il movente, la donna avrebbe parlato di situazione di conflitto col marito: “Secondo noi la signora è riuscita a dimostrare che quello che è successo è una tragedia che non doveva accadere, ma purtroppo è accaduto. La sua situazione – ha concluso – non è facile, pensa ai suoi figli e dice di averli rovinati, di aver rovinato una famiglia perbene”.