L’aggressione alle spalle e i dubbi sulla madre di Impagnatiello: i punti oscuri dell’omicidio di Giulia Tramontano
Tutti i dubbi degli inquirenti sull’omicidio di Giulia Tramontano
Dalla dinamica del delitto ai dubbi degli inquirenti sulla mamma di Alessandro Impagnatiello: sono i punti ancora poco chiari dell’omicidio di Giulia Tramontano che gli inquirenti stanno tentando di ricostruire.
A raccontarli è il quotidiano La Stampa, secondo cui gli investigatori nutrono dei dubbi su Sabina Paulis, la mamma dell’assassino.
La donna, che è entrata per prima nell’appartamento di via Novella, con il suo mazzo di chiavi, ed ha accompagnato il figlio in un bar nei pressi del luogo dove è stato abbandonato il cadavere per chiedere informazioni sulle telecamere esterne del locale, è stata ascoltata dagli inquirenti lunedì scorso quando il figlio non aveva ancora confessato l’omicidio.
Agli inquirenti ha raccontato di essere a conoscenza della doppia vita del figlio perché informata dalla stessa Giulia che aveva offerto di accompagnare all’incontro chiarificatore con l’altra fidanzata di Impagnatiello.
Al rifiuto di Giulia, però, la donna si è limitata ad accompagnare la ragazza alla metro per poi riportarla a casa chiedendole di tenerla informata.
“Nella speranza che Giulia mi telefonasse per sfogarsi, tenevo d’occhio i suoi accessi su Whatsapp” ha dichiarato la donna mentre dai tabulati telefonici non risultano contatti tra la mamma e il figlio.
C’è poi la dinamica del delitto, che non combacia con quanto raccontato da Impagnatiello. Secondo i rilievi della scientifica, infatti, il barman avrebbe aggredito la fidanzata alle spalle. Prima una coltellata alla gola, che le avrebbe impedito di urlare, poi altri fendenti.
C’è inoltre da chiarire l’elemento della premeditazione. Una prova decisiva in tal senso potrebbe essere quella del veleno per topi ritrovato nell’appartamento.
Il barman, infatti, già due settimane prima del delitto aveva cercato su Internet gli effetti che fa il veleno per topi sugli esseri umani.