Giallo, arancione, rosso: i 3 scenari del Cts per le chiusure se salgono i contagi
Dal contenimento soft, fino al lockdown: ecco le misure indicate dagli esperti del Comitato Tecnico scientifico a seconda dell'indice di trasmissione
Nuovo lockdown, tre scenari del Cts: giallo, arancione e rosso
Quello elaborato dal Comitato Tecnico Scientifico (Cts) è un dossier che descrive tre scenari per l’evoluzione della seconda ondata. All’interno ci sono tre possibili strade per la diffusione del Coronavirus, per ognuna delle quali vengono indicate le misure da adottare per fronteggiare la situazione. L’allerta rossa scatterà solo quando l’indice Rt salirà sopra quota 1,5. È a quel punto che il Cts suggerirebbe al governo di adottare lo stop agli spostamenti tra regione e regione e un nuovo lockdown totale.
Scenario “giallo”
Il primo scenario al vaglio è quello attuale ed è denominato “scenario giallo”. Qui – secondo quanto rivela Il Messaggero – la trasmissibilità è sostenuta e diffusa su tutto il territorio nazionale, ma gestibile dal sistema sanitario nel breve-medio periodo: l’indice Rt di trasmissibilità è tra 1 e 1,25. In questo caso il Cts consiglia il distanziamento sociale, l’istituzione di zone rosse locali e la spinta verso lo smart working.
Scenario “arancione”
Poi è la volta dello scenario “arancione” in cui potrebbero precipitare alcune Regioni più a rischio come Lombardia, Campania, Basilicata. La trasmissibilità è sostenuta e diffusa con rischi di tenuta del sistema sanitario nel medio periodo: Rt tra 1.25 e 1,5. Per questo vengono raccomandati “interventi straordinari estesi, con lockdown temporanei (2-3 settimane) in Comuni e Province”. Non solo, perché è da promuovere anche un inasprimento del distanziamento sociale e l’interruzione delle attività sociali, culturali, sportive a maggior rischio di assembramento.
Scenario “rosso”
In fine il più preoccupante degli scenari: quello “rosso”. In questa situazione il virus ormai si diffonde in modo incontrollato (indice Rt oltre 1,5), con criticità per la tenuta del sistema sanitario nel breve periodo. Il primo step per far fronte all’emergenza sarebbero le “restrizioni” della circolazione tra Regioni e/o Province e il lockdown sarebbe generalizzato come già accaduto nei mesi precedenti.