Nonni ubriachi gettano in una stufa un bambino di 11 mesi
I due potrebbero essere condannati all'ergastolo
Un bambino di 11 mesi è stato gettato in una stufa dai nonni. Il piccolo, che era stato affidato per qualche ora dalla mamma ai genitori del compagno, è morto carbonizzato. Secondo quanto emerso dalle indagini, la coppia era sotto l’effetto dell’alcol quando ha ucciso il nipotino. Il tragico episodio si è svolto in Russia nel gennaio 2019.
La vicenda
Viktoria, una donna di 20 anni che vive a Chakassia (Russia), aveva deciso di lasciare per poco tempo il suo bambino nelle mani dei suoceri. Non era la prima volta che affidava il neonato di 11 mesi alla coppia – composta da una 42enne e da un 47enne – almeno secondo quanto raccontato dai vicini.
Gli stessi che hanno confermato che l’uomo, il nonno del bambino, fosse spesso ubriaco. E così, probabilmente perché non sopportava più le urla del bimbo, il 47enne – che aveva bevuto molta vodka prima di tornare a casa quel giorno – ha buttato il piccolo nella stufa.
A trovare i resti è stata Viktoria una volta tornata a casa. Il bambino è morto per le elevate temperature all’interno della stufa. Dopo la denuncia alla polizia, è stata aperta un’inchiesta per omicidio. I due – la nonna sarebbe stata complice – rischierebbero l’ergastolo.
“Riposa in pace, figlio mio. Il mio dolore non si spegne neanche per un attimo”, ha scritto la madre del bambino di 11 mesi in un post sui social. “Come farò a sopportare la tua assenza? Non posso abbracciarti. Posso solo guardare una tua fotografia, dove tu hai uno sguardo gentile e tenero e mi sorridi. Mi manchi tanto”, ha continuato Viktoria.
“Per favore, torna da me anche solo per un secondo. Vieni a trovarmi nei miei sogni. So che ora riesci a vedere tutto perché stai volando in alto”, ha concluso la mamma disperata.
I vicini di casa dei nonni, accusati di omicidio, sono scioccati dall’episodio: “Si sono sempre presi cura del piccolo. E i nostri bambini spesso sono stati da loro. Com’è potuto accadere?”.