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No Green Pass, a Trieste sfilano in 8mila: scontri con la polizia. Tensione a Milano, il corteo devia il percorso

Immagine di copertina
Credit: Ansa

Poche mascherine e scarso distanziamento. Manifestazioni anche a Torino, Padova e Novara

Manifestazioni No Green Pass, a Trieste sfilano in 8mila: scontri con la polizia

Un sabato di nuove manifestazioni contro il Green Pass quello che si sta vivendo in alcune delle principali città italiane. Il fronte più caldo sembra essere nuovamente Trieste, dopo le accese proteste dei portuali delle scorse settimane. Nella città friulana, che ha visto un preoccupante boom di contagi, i contrari al certificato verde si sono dati appuntamento a piazza Libertà. Secondo la questura si sono radunate 8mila persone, quasi tutti senza mascherina e con scarso distanziamento. La questura ha già avvisato che se non verranno osservate le prescrizioni, verrà valutato l’arresto.

Intorno alle 20 forti momenti di tensione, con scontri tra la polizia e i No pass. Lo schieramento di agenti si è mosso da piazza Unità d’Italia e avanza per spingere i manifestanti lontani, ricacciandoli verso piazza della Borsa. Le forze dell’ordine hanno caricato usando manganelli e forse una persona è rimasta contusa. Sono anche volati tavolini e sedie dei bar della zona. Alcune persone, sembra una mezza dozzina, sarebbero state portate in questura e sarebbero in stato di fermo.

Un gruppo di circa 200 manifestanti, qualche ora prima, intorno alle 18, aveva tentato di raggiungere piazza Unità d’Italia da piazza della Borsa a Trieste, spingendo le transenne in avanti nel tentativo di far arretrare lo schieramento delle forze dell’ordine. Queste, però, hanno reagito respingendo i manifestanti e agitando anche i manganelli.

Nei giorni scorsi il prefetto aveva vietato fino a fine anno nuove manifestazioni in piazza Unità d’Italia, luogo simbolo della città, che oggi appare blindata dalle forze dell’ordine. Passando davanti ai furgoni e al cordone di polizia e carabinieri in tenuta antisommossa, i manifestanti hanno urlato cori come “vergogna, vergogna”.

Si tratta del settimo corteo a Trieste contro il Green pass. Ad aprirlo un furgone sul quale è montato un altoparlante dal quale è stato più volte raccomandato ai partecipanti di indossare la mascherina e che illustra le ragioni della protesta. Alla manifestazione non è presente Stefano Puzzer, il leader del comitato 15 ottobre, che sarebbe fuori città, ma domenica sarà a Pordenone per partecipare alla manifestazione, autorizzata, ‘La verità ci rende liberi’, in programma alle 14.30 in piazza Risorgimento. Tra i cartelloni, si segnala uno inedito indirizzato a Dipiazza, con la scritta “Sindaco la mascherina!” e la foto del primo cittadino.

Corteo a Milano: percorso deviato, spintonato giornalista di Fanpage

Un corteo – il sedicesimo – si sta svolgendo nel pomeriggio di oggi anche a Milano, in una città blindata. La questura aveva chiesto un percorso che non toccasse alcuni luoghi sensibili della città, come il Tribunale e la Camera del lavoro. I manifestanti, dopo la rottura delle trattative, hanno fatto sapere che non rispetteranno le richieste. E così è stato: arrivati a metà di corso di Porta Romana, invece di girare a sinistra in via Lamarmora, i manifestanti hanno imboccato corso di Porta Vigentina, percorrendo quindi una strada non prevista dalla Questura. Il corteo si sta dirigendo verso la Darsena, bloccando completamente il traffico. Alcuni No Pass stanno portando in spalla una bara di cartone avvolta in una bandiera dell’Italia con dei garofani sopra per celebrare “il funerale della libertà”.

Poche ore prima, alle 17 in piazza Fontana, luogo del raduno dei manifestanti, alcuni dei presenti hanno spintonato un giornalista di Fanpage, cercando di coprirgli la telecamera. Si tratta di due fratelli, i quali sono stati identificati dalla Digos e portati in questura. Uno dei due ha spintonato il cronista e messo la mano sulla telecamera dell’operatore. È stato poi raggiunto dal fratello che, non avendo documenti, è stato anche lui portato negli uffici di via Fatebenefratelli.

Numerosi gli slogan contro governo e Green Pass, tra cui l’ormai consueto “Trieste chiama, Milano risponde”, e insulti ai giornalisti. In piazza anche Paolo Maurizio Ferrari, l’ex brigatista che ha scontato trent’anni ed è uscito dal carcere nel 2004 senza mai dissociarsi dalla lotta armata, già presente in altri sabati di proteste e denunciato con altri manifestanti. Tra i manifestanti anche un gruppo di lavoratori della logistica con i gilet gialli, che espongono lo striscione ‘ora e sempre resistenza’, in omaggio alle proteste dei mesi scorsi in Francia.

Le altre manifestazioni: tensione a Torino

Non solo Trieste e Milano. Un migliaio di persone ha partecipato al corteo No Green Pass a Torino, per il 15esimo sabato conseguito. Non sono mancati i momenti di tensione. I dimostranti hanno tentato di imboccare correndo una via laterale del centro storico che in quel momento non sembrava presidiata dalle forze dell’ordine. Un cordone di poliziotti del reparto mobile si è parato contro all’improvviso e li ha respinti, in piazza Savoia. I manifestanti hanno lanciato bottiglie e un grosso petardo.

Circa tremila manifestanti No Green Pass hanno sfilato per le vie del centro storico di Padova dove, un paio di persone hanno aggredito verbalmente una giornalista di Telenuovo, Marzia Pretolani, mentre stava riprendendo il corteo. “Lei deve dormire male dalla vergogna, vi dovete vergognare tutti, vi siete fatti un vaccino inutile – le hanno inveito contro – lei ha il cervello fuso, voi raccontate solo quello che vi pare”. A Novara i No Green pass, un’ottantina di persone, si sono ritrovati a piazza Puccini, ad una settimana dopo il corteo con i manifestanti vestiti da deportati nei lager. “Speriamo di riuscire lontano da stampa e tv a confrontarci con la comunità ebraica”. Un pensiero a Giusy Pace, l’ideatrice del corteo di sabato scorso non presente. “Siamo tutti Giusy”, hanno scandito i manifestanti.

Circa cento persone sono scese in piazza a Napoli, come ormai fanno di sabato già da qualche settimana, per dire no all’obbligo del Green pass. La manifestazione si sarebbe dovuta tenere, come al solito, in piazza Dante ma i manifestanti a causa delle avverse condizioni meteo si sono spostati nella galleria Principe di Napoli.

Leggi anche: 1. ESCLUSIVO | I no vax di Dio: la rete clandestina dei cattolici tradizionalisti anti-vaccino / 2. Green pass per lavorare: perché in Italia si e all’estero no

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