Parla il padre di Nicola Tanturli: “Chiamare i soccorsi 9 ore dopo è stato un errore, pensavamo si fosse addormentato nei dintorni”
“Nicola è un bambino forte, è abituato a muoversi in campagna. Quando ci ha rivisto mi è sembrato tranquillo, si è spaventato solo quando è salito in ambulanza”. A parlare è Leonardo Tanturli, padre di Nicola il bambino di quasi 2 anni ritrovato sano e salvo dopo che era scomparso a Palazzuolo sul Senio nelle campagne del Mugello la sera di lunedì 21 giugno.
In un’intervista al Corriere della Sera il padre di Nicola Tanturli racconta i momenti prima della scomparsa del figlio e riconosce anche alcuni errori da parte sua e della moglie. I genitori del bambino hanno infatti dato l’allarme ai carabinieri solo nove ore dopo la sparizione di Nicola. Una mossa, secondo Tanturli, “sbagliata”.
″È stato un errore, riconosco che abbiamo sbagliato. Certo, eravamo molto preoccupati, ma conosco bene la zona. Io e la mia compagna pensavamo di riuscire a trovarlo presto. Dopo alcune ore, visto che lo chiamavamo e non rispondeva abbiamo pensato che si fosse addormentato vicino a casa, così abbiamo pensato che all’alba si sarebbe svegliato e l’avremmo ritrovato. Purtroppo non è stato così, a quel punto abbiamo chiamato il 112″.
A mezzanotte i genitori si sono accorti che il piccolo non c’era più, ma non hanno subito chiamato i soccorsi perché pensavano che il piccolo “fosse nei dintorni” e che “si fosse addormentato”. Era però la prima volta che il bambino si allontanava solo da casa. “Vivendo in campagna è abituato a camminare in autonomia, ma finora solo per alcune decine di metri. Non si era mai spinto così tanto. Negli ultimi tempi è cresciuto di qualche centimetro, adesso riesce a raggiungere la maniglia. Deve avere aperto la porta, forse non ci ha trovato e iniziato a cercarci”, si legge sul Corriere della Sera.