Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 10:18
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

“Una tragedia non prevedibile”: l’esito della perizia sulla morte del neonato soffocato dalla madre al Pertini

Immagine di copertina

Era lo scorso 7 gennaio quando un neonato morì all’ospedale Pertini di Roma, soffocato tra le braccia della madre che lo stava allattando e si era addormentata, stremata dal parto. Oggi arrivano le conclusioni della consulenza disposta dalla pm Maria Sabina Calabretta, che ha aperto un fascicolo sulla vicenda: secondo gli esperti si è trattato di una “tragedia non prevedibile”. Il professor Luigi Cipolloni, specialista in medicina legale dell’università di Foggia, ha analizzato le cartelle cliniche e dopo aver ascoltato il personale, i medici e gli infermieri in servizio nel reparto in cui si effettua il cosiddetto “rooming in” (la pratica di lasciare il neonato con la madre in stanza, ndr) ha scritto che la morte del bimbo non fosse prevedibile.

Secondo quanto emerso, i controlli del personale sanitario sarebbero stati effettuati da prassi ogni due ore. Quella notte gli infermieri erano andati a controllare la donna in stanza alle 23.15, per poi tornare verso mezzanotte e 40: a quel punto si accorsero che il neonato aveva perso conoscenza. I genitori del neonato morto hanno denunciato come la neomamma fosse stata lasciata da sola con il bimbo nonostante la stanchezza per il parto.

“La mia compagna era sfinita da 17 ore di travaglio – aveva raccontato il papà – dopo il parto le hanno subito portato il piccolo a letto, in reparto, per l’allattamento e hanno anche preteso che fosse lei a cambiarle il pannolino. Ha chiesto più volte che nostro figlio fosse portato al nido per poter riposare qualche ora, ma il personale dell’ospedale ha sempre detto di no. È crollata, quando ha riaperto gli occhi nostro figlio non c’era più, lo avevano già portato via”. Ora la Procura deciderà come muoversi alla luce di quanto emerso.

Ti potrebbe interessare
Cronaca / Roberta Bruzzone: “Sharon Verzeni conosceva il suo assassino, ha fatto solo 630 metri in 50 minuti”
Cronaca / Palermo, bambino di 10 mesi in ospedale: si sospetta abbia ingerito cannabis
Cronaca / “Sharon uccisa perché ha rifiutato delle avance”: la teoria del suocero di Verzeni
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Roberta Bruzzone: “Sharon Verzeni conosceva il suo assassino, ha fatto solo 630 metri in 50 minuti”
Cronaca / Palermo, bambino di 10 mesi in ospedale: si sospetta abbia ingerito cannabis
Cronaca / “Sharon uccisa perché ha rifiutato delle avance”: la teoria del suocero di Verzeni
Cronaca / Omicidio Verzeni, gli inquirenti puntano sullo stesso metodo del caso Gambirasio
Cronaca / “Tre euro per ciascun piatto vuoto in più”: fa discutere lo scontrino di un locale di Ortisei
Cronaca / La ciclista azzurra Alice Toniolli, 19 anni, cade e sbatte la testa durante la corsa: è in terapia intensiva
Cronaca / Ferragosto 2024: supermercati e negozi aperti o chiusi in Italia il 15 agosto. Info e orari
Cronaca / Omicidio Sharon Verzeni, il compagno interrogato per 5 ore: “Ho ripetuto quello che avevo già detto”
Cronaca / “Tumore benigno”. Ma la diagnosi dell’Asl Toscana è sbagliata e la 40enne muore: alla famiglia 1 milione di euro di risarcimento
Cronaca / Bolzano: sedicenne sequestrata, drogata e violentata per 24 ore. Arrestato un uomo di 37 anni