Neonato morto sulla nave da crociera, altri due arresti: veniva lasciato da solo in un armadietto
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Emergono alcuni particolari sulla vicenda del neonato di due giorni trovato morto sulla nave da crociera Silver Whisper, al largo delle coste della Toscana.
Oltre alla madre del bambino, una 28enne filippina che faceva parte dell’equipaggio, sono state arrestate anche due sue colleghe, entrambe accusate di aver aiutato la donna a nascondere il bebè nella loro cabina. Le tre sono ora detenute nel carcere di Sollicciano, a Firenze, mentre la Procura di Grosseto ha fissato per venerdì 24 maggio l’autopsia sul corpo del neonato.
Il piccolo è nato durante la rotta tra Civitavecchia e Porto Santo Stefano nella giornata di venerdì 17 maggio. Stando a quanto emerso, la madre avrebbe tenuto nascosta sia la gravidanza sia l’avvenuto parto. Domenica mattina a bordo della nave si sarebbe diffusa la notizia della morte di un bambino. A quel punto, il comandante della Silver Whisper – battente bandiera delle Bahamas – ha interrotto la navigazione e allertato le forze dell’ordine.
Stando a quanto riporta il quotidiano la Repubblica, la tesi che la madre sta sostenendo davanti agli inquirenti è che si sarebbe trattato di una morte per negligenza e non di un omicidio volontario. Il piccolo sarebbe stato “sempre allattato dalla madre” e, quando lei svolgeva i suoi turni di lavoro, le sue due colleghe l’avrebbero aiutata a tenerlo al sicuro all’interno della cabina che le tre condividevano. Quando tutte e tre erano a lavorare, il bebè veniva lasciato da solo nell’armadietto della cabina con le ante lasciate aperte per farlo respirare.
Resta peraltro da chiarire perché la donna avesse voluto tenere nascosta la propria gravidanza e avesse continuato a lavorare anche dopo il parto.