Neonato morto Pertini, c’è una testimone oculare: l’allarme dato da una neomamma
Sulla vicenda del neonato morto al Pertini giungono nuovi particolari importanti. Secondo quanto riporta il Messaggero, è stata una neomamma a dare l’allarme, perché il piccolo Carlo Mattia era scivolato sotto la sua mamma esausta dopo 17 ore di travaglio e stava soffocando sotto il suo peso. L’infermiera è arrivata di corsa, ma il bimbo di tre giorni era già morto.
Stando a questo racconto, il personale dell’ospedale Pertini di Roma rischia di essere indagato, per omicidio colposo. Infatti, una testimone oculare, che si trovava nello stesso reparto dove è avvenuto la tragedia, potrà raccontare la sua versione dei fatti agli inquirenti e parlare di quei presunti controlli carenti che avrebbero innescato un dramma senza ritorno.
Secondo l’autopsia il neonato è morto soffocato, anche se manca la certificazione ulteriori degli esami istologici. E mentre l’inchiesta della procura romana fa il suo corso, c’è un dettaglio riferito dal Corriere della Sera, che riguarda l’assenza del rapporto dell’anatomopatologo dell’ospedale Pertini, che secondo il protocollo avrebbe dovuto svolgere un primo esame sul decesso. Dimenticanza o scelta deliberata? Questa è un’altra domanda a cui i magistrati dovranno dare una risposta.