Chi è Chiara Petrolini, la madre 22enne dei due neonati morti e sepolti in giardino
Neonati sepolti in giardino, chi è la madre 22enne indagata
È riuscita a nascondere la gravidanza a tutti, ha partorito da sola, poi ha ucciso il neonato che aveva appena dato alla luce, lo ha chiuso in un sacchetto di plastica, lo ha sepolto in una buca scavata nel giardino di casa sua. E due giorni dopo è partita con la sua famiglia per una vacanza a New York. Chiara Petrolini, 22enne di Traversetolo, in provincia di Parma, è ora agli arresti domiciliari, indagata per omicidio volontario e soppressione di cadavere
Ma in questa agghiacciante storia i neonati trovati morti nel giardino sono due: il primo – partorito il 7 agosto scorso – è stato rinvenuto il 9 agosto; il secondo – dato alla luce il 12 maggio 2023 – è stato rivenuto all’inizio di settembre in seguito ad attività investigativa.
In entrambi i casi è stato accertato che la madre è la 22enne e che il padre era il suo fidanzato Samuel, anche lui 22enne, con il quale nel frattempo la relazione si è interrotta.
Chi è Chiara Petrolini, la madre del neonato trovato morto sepolto a Traversetolo (Parma)
Ma chi è Chiara Petrolini? La madre dei neonati trovati morti sepolti nel giardino di casa sua è una studentessa universitaria: iscritta alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Parma.
La 22enne alterna lo studio al lavoro di baby sitter. Molto attiva in parrocchia, in passato aveva anche prestato servizio come istruttrice volontaria in un centro estivo. Chi la conosce la descrive come “carina, gentile e disponibile”.
Suo padre è un ex imprenditore che ora lavora per un’azienda, mentre la madre è impiegata. “Una famiglia benestante, facoltosa, integrata nel territorio e senza problemi economici, che viveva in un contesto agiato”, ha spiegato il sindaco di Traversetolo, Simone Dall’Orto.
Petrolini aveva un fidanzato, Samuel, anche lui 22enne, con cui si era lasciata da poco: dai test genetici effettuati sui cadaveri dei neonati è emerso che il padre del bambino era lui. Ma sembra che nemmeno lui, come tutte altre persone nella cerchia di conoscenti della ragazza, si fosse accorto di nulla.
“Io quel figlio lo avrei tenuto”, ha dichiarato il giovane al quotidiano La Stampa. “Potevo tenerlo anche da solo. Ho 22 anni, ma lavoro e mia madre mi avrebbe aiutato”. I due si conoscevano fin dai tempi delle scuole elementari.
“Era una baby-sitter perfetta”, ha dichiarato al Corriere della Sera Enrico Castellani, padre di tre bambini assistiti dalla 22enne di Traversetolo. “Era bravissima. I miei figli l’adoravano. Li seguiva, li portava a scuola, con loro si è comportata benissimo”.
“Al di là delle responsabilità penali che verranno accertate, pare una ragazza difficilmente decifrabile e da oggi dovrà prendere coscienza di ciò che è stato e che sarà”, ha osservato il procuratore capo di Parma, Alfonso D’Avino.
Neonati morti sepolti in giardino, la ricostruzione dei fatti
Siamo a Vignale, frazione del Comune di Traversetolo, sulle prime colline di Parma. Era il 9 agosto scorso quando la nonna della giovane ha trovato il primo corpicino, insospettita dalla terra smossa nel giardino sul retro della villetta familiare.
La nonna era stata lasciata a custodire l’abitazione – e a dar da mangiare ai cani – mentre il resto della famiglia era in vacanza negli Stati Uniti. Petrolini, con i genitori e il fratello, era partita l’8 agosto e postava sui social foto da New York come se nulla fosse accaduto. E invece il giorno prima di volare dall’altra parte dell’Atlantico, il 7 agosto, la 22enne aveva partorito.
L’autopsia ha stabilito che il bambino era nato vivo e che aveva avuto una gestazione di almeno 40 settimane. “Nessuno all’infuori della ragazza era a conoscenza della gravidanza”, ha fatto sapere il procuratore capo di Parma, Alfonso D’Avino: “La gestazione non è stata seguita da nessuna figura professionale (ginecologo, medico di famiglia). Il parto è avvenuto in casa, fuori da contesti ospedalieri”.
Stando a quanto emerso, Petrolini ha partorito nel bagno della taverna di casa, dove infatti sono state trovate tracce di sangue. Il neonato è morto dissanguato dopo che il cordone ombelicale è stato reciso senza “un’adeguata costrizione meccanica dei vasi ombelicali”.
“Chiara aveva già deciso che il bambino non sarebbe sopravvissuto al parto, e tutto il percorso della gravidanza appare disseminato di indizi che conducono a questa terribile realtà”, ha sottolineato D’Avino. La ragazza, ad esempio, aveva cercato sul web informazioni su “come nascondere la gravidanza” e “come fare sesso in gravidanza”, ma anche su “come si decompone un corpo” o “dopo quanto tempo puzza un cadavere”.
All’inizio di settembre, dopo una serie di attività investigative, i Carabinieri hanno trovato nel giardino il secondo neonato, partorito il 12 maggio 2023 mentre i genitori erano fuori casa con il fratello per un saggio.
La giovane sostiene che il bambino fosse nato morto, ma si è ancora in attesa dell’esito degli esami autoptici per confermare la sua versione.
Gli inquirenti hanno capito che c’era stata un’altra gravidanza quando, indagando sui dispositivi elettronici di Petrolini, si sono imbattuti in alcune ricerche effettuate sul web: la ragazza aveva cercato informazioni su “come abortire il secondo figlio”.
La ragazza, ha sottolineato D’Avino, non si è fatta scrupolo di usare né droga, né alcol, né sigarette durante le gravidanze. “È stato quasi agghiacciante – ha detto il magistrato – scoprire come dopo il parto, sia andata dall’estetista, in un bar, a mangiare la pizza”.
Chi è Chiara Petrolini: le testimonianze
“Sono ancora sconvolta”, dice un’amica di Petrolini a La Repubblica. “Ho dovuto ripercorrere passo passo tutto perché sono stata interrogata dal Ris. Non riesco a riprendermi”. La giovane riferisce che non aveva notato nulla di strano nell’amica: “Era tranquilla. Una tranquillità che ora mi fa paura”.
“Non mangiava più per non ingrassare e non far crescere la pancia”, ha riferito una fonte accreditata al giornale diretto da Maurizio Molinari.
Ma, secondo la Gazzetta di Parma, a Traversetolo sono in molti a pensare che sia impossibile che la 22enne possa aver fatto tutto da sola. Neanche Sonia Canrossi, la madre del suo ex fidanzato Samuel, ci crede: “Non può aver fatto tutto da sola, non è possibile”, dice. “Mio figlio sta malissimo”, racconta Canrossi. “Pagherai per il male che hai fatto e che stai facendo alla mia famiglia. Non esiste nulla che può giustificare tutto questo”, si sfoga la donna in un post su Facebook.