Tre neonati morti per pertosse, l’infettivologo Andreoni: “Stiamo tornando al Medioevo”
“Con tre neonati morti per pertosse in Italia stiamo tornando al Medioevo. Assurdo e vergognoso che ciò accada ancora nel 2024”. Lo dice all’agenzia di stampa Adnkronos Massimo Andreoni, professore emerito di Malattie infettive dell’Università di Roma Tor Vergata e direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive tropicali (Simit).
Andreoni si riferisce ai tre bimbi deceduti per pertosse in Italia nelle ultime settimane, l’ultimo meno di una settimana fa all’ospedale di Padova. “I casi aumentano, soprattutto tra non vaccinati”, fa notare l’infettivologo: “Abbiamo a disposizione un’arma contro questa malattia, ovvero la vaccinazione in gravidanza che poi permette al bambino, al momento della nascita, di avere una copertura nei confronti di questa infezione che è particolarmente pericolosa, proprio nelle primissime settimane di vita”.
“La vaccinazione – sottolinea ancora Andreoni – ha permesso all’Italia di annullare virtualmente la mortalità per pertosse. Ecco, quest’anno abbiamo già avuto tre casi di bambini deceduti per pertosse, un fenomeno che rientra nell’ambito dell’esitazione vaccinale da parte dei singoli e delle famiglie, un grande problema di sanità con il quale ci dobbiamo confrontare. Dobbiamo tornare a fare formazione ed educazione perché è inaccettabile che ci siano delle morti oggi per una malattia assolutamente prevenibile”.
Nei giorni scorsi anche il direttore della clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, Matteo Bassetti, aveva rimarcato l’importanza della vaccinazione contro la pertosse durante la gravidanza. “La pertosse è una malattia infettiva respiratoria che può avere conseguenze molto gravi per i bambini (soprattutto se molto piccoli), ma che è prevenibile al 100% con la vaccinazione sia con quella che si fa nei primi anni di età sia con quella fatta alla madre che ‘passa’ gli anticorpi al feto”, aveva scritto su Facebook.
“In Italia nei primi 6 mesi del 2024 ci sono stati 110 casi di pertosse, con oltre 15 ricoveri in terapia intensiva di lattanti. Tre neonati sono deceduti. Occorre fare di più sulla informazione alle donne in gravidanza sull’importanza di questo e di altri vaccini che possono salvare la vita dei loro figli”, aveva aggiunto Bassetti.
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