Roma, la donna arrestata per aver ucciso la figlia neonata: “È caduta dal letto dopo il parto in casa”
Sul corpo della bambina numerose ecchimosi e un trauma cranico compatibile con le percosse
Roma, la donna arrestata per aver ucciso la figlia neonata: “È caduta dal letto dopo il parto in casa”
“È caduta dal letto dopo il parto”. Si è difesa così la 30enne fermata dai carabinieri ad Acilia, vicino Roma, sabato scorso e accusata dell’omicidio della figlia neonata. La bimba, partorita in casa quel giorno, era stata portata in gravi condizioni al Bambino Gesù di Roma ed è morta dopo due giorni di agonia. La madre, italiana di origini svedesi, è stata fermata dai carabinieri di Ostia e si trova ai domiciliari con l’accusa di omicidio.
La donna ha raccontato agli investigatori di non essersi accorta di aspettare un bambino fino all’arrivo delle doglie. Ha partorito in casa, apparentemente sola.
A dare l’allarme era stata la nonna della neonata. “Sono entrata nella stanza dove mia figlia aveva partorito e ho visto la piccola a terra in un lago di sangue”, ha raccontato agli inquirenti. La neonata era avvolta in uno asciugamano e aveva il cordone ombelicale ancora non reciso. La nonna ha immediatamente allertato i medici del 118.
Sul corpo della bambina sono state individuate numerose ecchimosi e un trauma cranico la cui natura è compatibile con percosse. Sulla natura delle ferite maggiori chiarimenti arriveranno dall’autopsia disposta dalla Procura di Roma.
Gli inquirenti dovranno chiarire se le ecchimosi e il trauma cranico siano stati provocati da una caduta accidentale della piccola avvenuta pochi istanti dopo il parto, da una manovra sbagliata della mamma o da percosse subito appena venuta alla luce.
Dietro la drammatica morte della piccola potrebbe esserci una storia di degrado ed abbandono umano.