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Naufragio di migranti in Calabria: decine di morti, fermato il presunto scafista. Mattarella: “Indispensabile l’impegno dell’Ue”, Meloni: “Bloccare le partenze”

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Tragedia dei migranti in Calabria, davanti a una spiaggia del Crotonese: trovati 59 cadaveri, tra cui 14 bambini, sono stati recuperati da Capitaneria di porto e Guardia di Finanza, intervenuti per soccorrere il natante in difficoltà. Ma potrebbero essere più di 100 le vittime del naufragio. Il ministro degli Interni Matteo Piantedosi è arrivato sul posto nel pomeriggio.

Il barcone, che trasportava probabilmente oltre 250 persone in arrivo da Iran, Pakistan e Afghanistan, nulla ha potuto contro il mare fortemente agitato di queste ore e si è schiantato contro gli scogli a pochi metri dalla costa di Steccato di Cutro. Ottanta migranti sono stati tratti in salvo, almeno altrettanti i dispersi.

Ci sono anche due gemellini di pochi anni e un bimbo di alcuni mesi tra le vittime: i due corpicini sono stati recuperati in mare, mentre quello del bambino è  stato trovato sulla spiaggia.

Fermato il presunto scafista. Si tratta di un cittadino turco la cui posizione è ora al vaglio della magistratura. Secondo quanto si è appreso, tra i relitti sarebbe stato trovato anche il documento di un altro soggetto che al momento non è stato rintracciato e che potrebbe essere fuggito o figurare tra i dispersi o le vittime.

Sul posto sono accorsi anche uomini della polizia e dei carabinieri, oltre a personale della Croce rossa. Erano su un’imbarcazione che è stata spezzata in due dalle onde. Molti di loro sono finiti in mare e sono morti annegati. Alcuni dei sopravvissuti avrebbero raggiunto la costa con i propri mezzi. “Un superstite mi ha riferito di un’esplosione a bordo e di corpi bruciati. È un’ecatombe”: è quanto riferito da un soccorritore durante le operazioni di salvataggio.

La barca naufragata era partita da Smirne (Turchia) quattro giorni fa. L’imbarcazione era stata avvistata nella serata di ieri a circa 40 miglia dalla costa crotonese da un velivolo dell’agenzia europea Frontex in pattugliamento. Scattato l’allarme, erano salpati una vedetta della sezione operativa navale di Crotone e un pattugliatore del gruppo aeronavale di Taranto. Le proibitive condizioni del mare hanno tuttavia impedito di raggiungere la zona e i mezzi sono dovuti rientrare agli ormeggi. E’ stato quindi avviato il dispositivo di ricerca via terra e l’allarme è stato girato anche alle forze di polizia. Giunti sul luogo dello sbarco, non è stato possibile fare altro che constatare lo spezzamento del barcone ormai completamente distrutto dalle onde.

Le reazioni

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha espresso il proprio “dolore per il naufragio avanti alle coste crotonesi, nella quale hanno perso la vita decine persone e tra queste alcuni bambini.  Molti tra questi migranti  – ha detto Mattarella in una nota – provenivano dall’Afghanistan e dall’Iran, fuggendo da condizioni di grande difficoltà. È una ennesima tragedia del Mediterraneo che non può lasciare nessuno indifferente”. “E’ indispensabile – ha aggiunto – che l’Unione europea assuma finalmente in concreto la responsabilità di governare il fenomeno migratorio per sottrarlo ai trafficanti di esseri umani, impegnandosi direttamente nelle politiche migratorie, nel sostegno alla cooperazione per lo sviluppo dei paesi da cui i giovani sono costretti ad allontanarsi per mancanza di prospettive”.

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, esprime “il suo profondo dolore per le tante vite umane stroncate dai trafficanti di uomini. E’ criminale mettere in mare una imbarcazione lunga appena 20 con ben 200 persone a bordo e con previsioni meteo avverse. È disumano scambiare la vita di uomini, donne e bambini col prezzo del ‘biglietto’ da loro pagato nella falsa prospettiva di un viaggio sicuro. Il governo è impegnato a impedire le partenze, e con esse il consumarsi di queste tragedie, e continuerà a farlo, anzitutto esigendo il massimo della collaborazione agli stati di partenza e di provenienza. Si commenta da sé l’azione di chi oggi specula su questi morti, dopo aver esaltato l’illusione di una immigrazione senza regole”, si legge in una nota di Palazzo Chigi.

“Stamattina ho saputo con dolore del naufragio avvenuto sulla costa calabrese, presso Crotone. Già sono stati recuperati 40 morti, tra cui molti bambini. Prego per ognuno di loro, per i dispersi, per gli altri migranti sopravvissuti”. Lo ha detto Papa Francesco all’Angelus. “Ringrazio quanti hanno portato soccorso e coloro che stanno dando accoglienza – ha aggiunto il Pontefice -. La Madonna sostenga questi nostri fratelli e sorelle”. “Tutti insieme, dobbiamo raddoppiare i nostri sforzi sul Patto sulla migrazione e l’asilo e sul Piano d’azione per il Mediterraneo centrale”. Lo scrive in un tweet la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

“Esprimo dolore e rabbia per l’ennesima tragedia avvenuta in mare con decine e decine di donne, uomini e bambini rimaste vittime di facili promesse e del business dei trafficanti di esseri umani. L’Europa comprenda che l’immigrazione clandestina è un problema di tutti e che l’Italia non può e non deve essere lasciata sola”, ha detto il presidente del Senato Ignazio La Russa in una nota.

“Il naufragio avvenuto al largo delle coste calabresi mi addolora profondamente e ci impone innanzitutto il profondo cordoglio per le vite umane spezzate”. Ad affermarlo è il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. “Una tragedia immane – continua il titolare del Viminale – che dimostra come sia assolutamente necessario contrastare con fermezza le filiere dell’immigrazione irregolare, in cui operano scafisti senza scrupoli che pur di arricchirsi organizzano questi viaggi improvvisati, con imbarcazioni inadeguate e in condizioni proibitive. È fondamentale proseguire in ogni possibile iniziativa per fermare le partenze e che non vengano in alcun modo incoraggiate traversate che, sfruttando il miraggio illusorio di una vita migliore, alimentano la filiera dei trafficanti e determinano sciagure come quella di oggi”.

“Una tragedia. Ormai gli scafisti mettono in mare ‘barchini’ sempre meno sicuri e malandati incassando, sulla pelle di queste persone, milioni di dollari reinvestiti in armi e droga. Fermare i trafficanti di esseri umani è un dovere morale di tutti, soprattutto per salvare vite innocenti. Una preghiera per questi poveri morti”. Così il ministro delle Infrastrutture e vicepremier Matteo Salvini in un post su Instagram.

“La Calabria è in lutto per questa immane tragedia. In Calabria nel 2022 sono arrivati circa 18mila immigrati clandestini, la stragrande maggioranza dei quali a Roccella Jonica, un Comune in provincia di Reggio Calabria diventato ormai punto di approdo delle rotte illegali dei mercanti di esseri umani. Cosa ha fatto l’Unione europea in tutti questi anni? Dov’è l’Europa che dovrebbe garantire sicurezza e legalità? Che fine hanno fatto le operazioni di dialogo con i Paesi d’origine dei migranti? Tutte domande che, purtroppo, ad oggi non hanno alcuna risposta”, ha scritto in una nota il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto.

“La tragedia al largo di Crotone mi lascia arrabbiata e affranta. Un altro naufragio miete la vita di bambini, donne, uomini. Gli Stati membri devono farsi avanti e trovare un modo per andare avanti. Ora. L’Ue ha bisogno di norme comuni e aggiornate che ci consentano di affrontare le sfide della migrazione. Ci sono piani sul tavolo per aggiornare e riformare le norme europee in materia di asilo e migrazione. Gli Stati membri non dovrebbero lasciarli lì. Possiamo essere equi e umani con chi ha bisogno di protezione, fermi con chi non lo è e forti contro i trafficanti che sfruttano i più vulnerabili”: lo dichiara la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, in un tweet.

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