Napoli, manifestazione di protesta dei sindaci del Sud: “Al Mezzogiorno spettava il 60% del Recovery Plan”
Una manifestazione di protesta a Piazza del Plebiscito a Napoli da parte di circa 500 sindaci del Sud che hanno aderito alla rete “Recovery Sud” espressa dal sindaco di Acquaviva delle Fonti, Davide Carlucci. Alla manifestazione che si è svolta ieri, 25 aprile 2021, nel capoluogo campano hanno preso parte amministratori locali di diversi colori politici, per protestare contro la distribuzione, ritenuta ingiusta, dei fondi del Recovery Plan: “Al Sud spettava il 60% delle risorse del Recovery Fund e lo ha riconosciuto anche il ministro Carfagna, invece Draghi stanzia per il Mezzogiorno solo il 40%. C’è un 20% che ci è stato sottratto e questo non lo accettiamo”.
“Il nostro obiettivo – ha detto Carlucci – è non far passare il treno del Recovery invano, ma approfittare di questo stanziamento per eliminare il divario Nord-Sud. Dopo 160 anni siamo stanchi delle condizioni del Mezzogiorno rispetto al resto d’Italia, stavolta non dobbiamo farci scippare questo stanziamento”. Non la prima né l’ultima manifestazione di protesta in tal senso, ha spiegato Carlucci, che nei giorni scorsi ha dormito nella sede del proprio Comune. Intervistato da TPI, il primo cittadino di Acquaviva delle Fonti ha ricordato che se si colma il gap Nord-Sud, ne beneficia anche l’economia del Settentrione.
A fare gli onori di casa durante la manifestazione di ieri il sindaco di Napoli Luigi de Magistris: “Chi abbandona i sindaci abbandona i cittadini. Noi non chiediamo un’elemosina ma andiamo a prenderci dei diritti, soprattutto diritti costituzionali. Senza il Sud l’Italia non ci sarebbe stata. Per dieci anni abbiamo fritto il pesce con l’acqua, ci hanno lasciato senza soldi ma non abbiamo mai perso la dignità”. In piazza anche il cantante pugliese Al Bano: “Di fronte alle ingiustizie bisogna creare uno spazio di giustizia – ha detto – e non si capisce perché le risorse destinate al Sud se ne vadano per altri lidi. Se è per il Sud, che rimanga al Sud. Chiediamo giustizia perché ce la meritiamo”.
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