Napoli, l’assassino del musicista: “Mi hanno passato la pistola e ho sparato”
Napoli, l’assassino del musicista: “Mi hanno passato la pistola e ho sparato”
“La pistola non era mia, me l’hanno passata”. Sono le parole attribuite al 17enne che all’alba di giovedì 31 agosto ha ucciso il musicista 24enne Giovanbattista Cutolo nel centro di Napoli. Il giovane accusato di omicidio aggravato e porto abusivo di armi ha detto agli inquirenti che non aveva intenzione di commettere l’omicidio, nonostante i tre colpi di pistola esplosi contro Cutolo, uno dei quali lo ha raggiunto allo sterno.
La polizia è adesso sulle tracce degli altri ragazzi che si trovavano con il 17enne al momento dell’uccisione e che gli avrebbero passato l’arma. Durante l’interrogatorio l’arrestato ha detto che i suoi amici avrebbero trovato l’arma per caso e la detenevano a turno.
“Mi sono fatto dare la pistola e ho sparato tre colpi, ma non per uccidere, anzi ho visto che indietreggiava e credevo di avergli fatto paura. Non sapevo di averlo ucciso, quando l’ho scoperto sono rimasto scioccato”, ha detto secondo quanto riporta La Repubblica, sostenendo di essersi difeso dalla vittima. “Era il doppio di me, mi sono solo difeso non volevo ucciderlo. Non credevo di averlo ucciso non volevo uccidere nessuno, mi sono solo difeso quando ho visto l’altro ragazzo venire verso di me con tono minaccioso. Ho avuto timore che potesse succedermi qualcosa”, ha affermato.
L’uccisione è stata preceduta da una lite tra il gruppo dell’indagato e quello della vittima, iniziata in un pub che si affaccia sulla centrale piazza Municipio. In particolare, gli agenti hanno accertato, attraverso l’acquisizione di video degli impianti di videosorveglianza dell’esercizio commerciale e diverse testimonianze, che l’omicidio è avvenuto a seguito di una lite “per futili motivi” all’interno del locale. Secondo l’indagato, a innescarla è stato l’urto a uno scooter di un membro del suo gruppo e il gesto di svuotare una bustina di maionese addosso a un conoscente della comitiva del musicista.
Per scongiurare “un concreto pericolo per l’ordine pubblico e per la sicurezza dei cittadini” oggi il questore di Napoli, Maurizio Agricola, ha disposto la sospensione per la durata di 30 giorni dell’attività di esercizio di vicinato e di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande nei confronti del pub. Il provvedimento è finalizzato a scongiurare “un concreto pericolo per l’ordine pubblico e per la sicurezza dei cittadini”.