Una matita arcobaleno per i diritti Lgbt al posto della scritta: “Il preside è gay”
Sul muro imbrattato di un liceo di Ravenna è apparsa la dedica all'amore del disegnatore Urka
Ravenna, il murale arcobaleno sul muro di una scuola
Un murale arcobaleno per superare l’omofobia: è quello apparso sul muro del Liceo Scientifico Oriani, a Ravenna, che qualche mese fa alcuni studenti della scuola avevano imbrattato con una scritta contro il preside.
La frase che campeggiava sul muro della scuola era: “Il preside è gay”.
E così, il dirigente scolastico, l’assessorato alla Pubblica istruzione del Comune e dalla Provincia e l’Università di Bologna hanno indetto un concorso per disegnatori e street artist volto a coprire la scritta discriminatoria con un murale in favore dei diritti Lgbt.
A vincere la competizione è stato Davide D’Angelo, disegnatore di Ascoli Piceno, che sul muro del liceo ha disegnato una lunga matita arcobaleno accompagnata da una celebre frase del cantautore David Bowie: “The greatest thing you’ll ever learn is just to love and be loved in return“.
“La cosa più grande che tu possa imparare è amare e lasciarti amare“, come cantava Bowie nel brano “Nature Boy”, che fa anche parte della colonna sonora del film “Mouline Rouge”.
L’artista urbano Davide D’Angelo, in arte Urka, è stato votato dagli stessi 470 studenti del liceo scientifico e da una giuria composta dal dirigente, da una professoressa e da un docente di storia dell’arte dell’Università di Bologna, che hanno selezionato il vincitore tra 19 partecipanti.
Oltre a ottenere lo spazio espositivo e il sostegno alle spese per la realizzazione del disegno, Urka si è anche aggiudicato un assegno di 1000 euro da parte del comune.
Il neo ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, ha commentato l’iniziativa con una lettera, inviata all’istituto scolastico.
“Questo murale è il simbolo della vostra capacità di reagire, di accogliere e aiutare chi ha pensato che le parole fossero solo parole, che una scritta fosse solo una scritta. La vostra comunità ha dimostrato che è possibile trasformare in bellezza persino un gesto inaccettabile e che agli attacchi si risponde sempre con rinnovato impegno nella costruzione di un contesto scolastico privo di violenza verbale e fisica, di ogni forma di discriminazione, di pregiudizi e disuguaglianze”, ha scritto Fioramonti.