In Veneto torna la movida, Zaia: “Se continua così chiudo tutto” | VIDEO
Il governatore infuriato in conferenza stampa dopo le immagini dei giovani senza dispositivi di protezione davanti ai locali
Movida in Veneto, Zaia infuriato
Non si è fatta attendere una reazione di Luca Zaia dopo gli assembramenti nei pressi dei locali veneti con centinaia di persone senza mascherina, come dimostrato da diversi video pubblicati online. “Se continua così chiudo tutto”, ha detto oggi, 19 maggio, il presidente di Regione in conferenza stampa. Da ieri, giorni di riaperture, hanno fatto il giro dei social network le immagini di una movida sfrenata, con decine di giovani euforici riuniti senza dispositivi di protezione individuale, con mascherine inesistenti o abbassate. Molto condivise in queste ore sono alcuni video girati in piazza dei Signori a Padova, all’angolo con via Dante, davanti a un bar già multato nei giorni scorsi perché i clienti consumavano bevande violando le norme della Fase 2.
“Stiamo seguendo con apprensione la movida a cielo aperto avvenuta dopo la riapertura di bar e locali”, ha dichiarato Zaia. “Ho ricevuto decine di foto di persone al bar senza mascherina con lo spritz in mano. Non ci siamo proprio. Mascherina e regole sul distanziamento non devono essere vissute come coercizioni: sono due elementi salvavita. Trovo assurdo doverlo ripetere ogni giorno: le centinaia di persone uscite a far festa in queste ore magari sono le stesse che sui social fanno la morale e si lamentano che le cose vanno male. Li aspetteremo alle porte degli ospedali”.
Movida in Veneto, Zaia avverte: “Se continua così chiudo tutto”
Il governatore del Veneto non ha usato mezze misure su chi viola le regole della Fese 2: “Chi pensa che sia finito tutto è sulla strada sbagliata. Il virus non avrà più a sua disposizione una mitragliatrice ma è un cecchino, se ci contagia gli ospedali si torneranno a riempire e saremo di nuovo al punto di partenza. Ora che abbiamo svuotato gli ospedali la responsabilità di contenere il contagio spetta ai cittadini non più ai medici”.
Poi l’affondo: “Le regole d’ingaggio sono chiare: fino al 2 giugno bisogna rispettare tutte le norme. Mi appello ai giovani e ai cittadini: siate prudenti. Se tra dieci giorni i contagi torneranno ad aumentare chiuderemo di nuovo tutto. Ai complottisti dico: pensate ai 1820 morti che il Veneto ha avuto. Ci vuole un minimo di rispetto”.
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