Ratzinger, la lettera al suo biografo: “Nel 2013 mi sono dimesso per colpa dell’insonnia”
In una lettera inviata poche settimane prima di morire al suo biografo Peter Seewald, Papa Benedetto XVI ha spiegato qual è stata la causa principale che lo ha spinto alle dimissioni nel 2013.
Un settimanale tedesco chiamato “Focus” l’ha diffusa oggi, facendo notare come il “motivo centrale” indicato da Joseph Ratzinger fu l’insonnia “che (lo) aveva accompagnato ininterrottamente dalle Giornate mondiali della Gioventù a Colonia” nell’agosto 2005, pochi mesi dopo la sua elezione a successore di Giovanni Paolo II.
Stando alle parole del pontefice deceduto lo scorso 31 dicembre il suo medico personale gli aveva prescritto “potenti rimedi” per permettergli di assicurare il suo incarico.
Sonniferi che però col tempo avevano raggiunto i loro “limiti” e sarebbero diventati “sempre meno in grado di garantire” la loro efficacia. I sonniferi gli avrebbero anche causato un incidente nel marzo 2012, quando il Papa si recò in viaggio nell’America Latina.
Dopo la prima notte trovò il suo fazzoletto “totalmente inzuppato di sangue”: “Devo aver sbattuto contro qualcosa in bagno e sono caduto”. In seguito a quell’episodio gli furono ridotti i sonniferi e gli fu consigliato di presentarsi soltanto di mattina nei suoi viaggi all’estero.
Il Papa emerito afferma nella sua lettera di sapere che quelle restrizioni mediche “erano essere sostenibili solo per un breve periodo” e questa constatazione lo ha portato a dimettersi nel febbraio 2013.