È morto Tinin Mantegazza, creatore del pupazzo Dodò dell’Albero azzurro
E’ morto Tinin Mantegazza, scrittore, pittore e scenografo, protagonista di spicco del teatro per ragazzi, illustratore e autore di libri per l’infanzia, nonchè inventore delle “telefiabe”. Aveva 89 anni ed è diventato celebre per aver creato l’uccello Dodò, pupazzo protagonista della storica trasmissione per bambini della Rai L’albero azzurro, che quest’anno festeggia il trentennale.
Mantegazza, di origini milanesi, ma che dagli anni ’90 abitava nella cittadina della costa romagnola, in una casa-studio con vista sul porto, era stato ricoverato per un malore all’ospedale Bufalini di Cesena. Un anno fa il Comune di Bagnacavallo (Ravenna) gli aveva dedicato una mostra, Le sette vite di un creativo irriverente, in collaborazione con la Fondazione Tito Balestra onlus e Accademia Perduta/Romagna Teatri, per ripercorrere la sua carriera artistica e le invenzioni con cui ha segnato la cultura italiana dal secondo dopoguerra ad oggi.
Dagli anni ’50 aveva iniziato la sua collaborazione come illustratore con le redazioni de La Notte e del Corriere dei Piccoli e sempre in quegli anni aveva aperto una piccola galleria d’arte, La Muffola, dove accanto alle mostre di artisti come Luzzati, Pericoli, Rossello, Ceretti ed altri si esibivano giovani attori e cantanti quali Enzo Jannacci, Giorgio Gaber, Paolo Poli, Cochi e Renato e Bruno Lauzi, fino all’esperienza dello storico Cab ’64. Con la moglie Velia ha iniziato a costruire pupazzi e ad animarli in forme originali per spettacoli teatrali e televisivi, fondando anche il Teatro del Buratto.
Mantegazza, instancabile mente creativa, ha saputo spaziare con capacità e disinvoltura dal giornalismo alla regia, dalla tv all’animazione culturale, all’organizzazione teatrale, fra le sue realizzazioni più note al grande pubblico c’è anche il celebre ‘sig.Toto’ delle schede di approfondimento di Enzo Biagi.
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