Morto di Covid Mauro da Mantova, il no vax de “La Zanzara”: in radio si vantava di essere un untore
È morto per il Covid – 19 Mauro Buratti, 61 anni, carrozziere di Curtatone (Mantova) e famoso no vax. Ad annunciarlo è il Corriere del Veneto. Era ricoverato in terapia intensiva nell’Ospedale Borgo Trento di Verona in condizioni gravissime. L’uomo, noto con il nome di “Mauro da Mantova” era diventato un personaggio conosciuto dopo i numerosi interventi nel programma radiofonico “La Zanzara” su Radio 24.
Sostenitore di teorie negazioniste e no vax, a fine novembre aveva raccontato, nel corso di una puntata, di essere andato in un supermercato indossando la mascherina sotto il naso pur essendo consapevole di essere positivo al Covid. Si era vantato di aver fatto “l’untore”. Le sue condizioni di salute si sono poi aggravate di lì a poco. Buratti non voleva ricoverarsi, ha ceduto soltanto dopo alcune pressioni optando per l’Ospedale di Verona, perché “a Mantova i medici sono tutti comunisti” aveva detto, come riportato dal Corriere. Il conduttore de La Zanzara, Giuseppe Cruciani, aveva insistito affinché si ricoverasse. David Parenzo, in segno di solidarietà, aveva anche ritirato la querela nei suoi confronti.
Parenzo su Twitter ha scritto: “Riposa in pace ovunque tu sia, vecchio complottista. Spero solo che la tua triste storia serva da esempio a tutti coloro che alimentano dubbi sull’efficacia dei vaccini”. E al Corriere del Veneto ha aggiunto che Mauro è stato vittima “di una piccola parte dell’informazione e della politica che ha alimentato il suo scetticismo verso la scienza e la medicina”.
E’ morto ieri sera alle 22 nell’ospedale di Verona Mauro da Mantova. Riposa in pace ovunque tu sia, vecchio complottista. Spero solo che la tua triste storia serva da esempio a tutti coloro che ancora alimentano dubbi su efficacia dei vaccini.
— David Parenzo (@DAVIDPARENZO) December 28, 2021
Su Instagram, poi, Cruciani ha dedicato a Buratti un lungo messaggio: “Ho sperato, abbiamo sperato, che la sua pellaccia ancora una volta potesse vincere su tutto. Niente. Era una testa dura, e quella settimana è stata forse fatale” e ancora “Ti abbiamo preso in giro, ci hai insultato, ce ne siamo dette di tutti i colori fino alle soglie di un tribunale, ma ci siamo divertiti come mai nella vita. E oggi ho ricevuto un colpo al cuore. Prevale il vuoto, nell’anima, e penso a quello schermo in radio dove non ci sarà più scritto: Mauro da Mantova vuole intervenire”.
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