Morti sul lavoro, oggi altre tre vittime
Un fenomeno che assume sempre più “i contorni della strage”. A dirlo, in riferimento ai constanti casi di morti sul lavoro, è stato ieri in conferenza stampa il presidente del Consiglio Mario Draghi, annunciando pene più severe. Eppure anche oggi si contano altre tre vittime, in Emilia Romagna, Piemonte e Abruzzo.
Nel Reggiano, in uno stabile della frazione di Borzano ad Albinea, attorno alle 14 un operaio edile 56enne è deceduto per le gravi lesioni riportate a seguito di una caduta da circa 10 metri d’altezza mentre stava lavorando alla manutenzione del tetto. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo si trovava su una impalcatura quando, per cause ancora in corso di accertamento, è precipitato al suolo.
Un’altra morte sul luogo di lavoro si è registrata in Piemonte. Un agricoltore di 70 anni stava lavorando nel suo campo di nocciole a Roddi, in provincia di Cuneo, quando il trattore che guidava si è ribaltato e lo ha travolto, uccidendolo. Un caso simile è avvenuto sempre oggi a Mosciano Sant’Angelo, dove Gabriele Grosso, 72 anni, si trovava a bordo del suo trattore, quando, per cause ancora in corso d’accertamento, il mezzo si è ribaltato schiacciandolo. L’anziano è morto sul colpo per la gravità delle ferite riportate.
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