Morte Michele Merlo, il padre: “Stava male da giorni, troppe ombre su ciò che è successo”
Morte Michele Merlo, il padre: “Stava male da giorni, voglio chiarezza”
“Stava male da giorni, ci sono molte ombre su ciò che è accaduto”: lo dichiara il padre di Michele Merlo, morto a 28 anni dopo una leucemia fulminante che ha causato una emorragia cerebrale.
In un colloquio con il Corriere della Sera, Domenico Merlo ricostruisce gli ultimi giorni del figlio, che nel 2017 aveva partecipato al talent show Amici con il nome d’arte di Mike Bird.
“Aveva un disco pronto, con un singolo appena registrato. Ha trascorso qualche giorno a Bassano con Luna, la sua fidanzata, poi erano tornati insieme sulle colline bolognesi” spiega il padre del cantante.
Secondo quanto raccontato dalla famiglia, l’interprete stava male da giorni. Mercoledì era andato al pronto soccorso di Vergato, ma era stato rimandato a casa per quella che era stata interpretata come una “banale forma virale”. Poi, il giorno seguente, il malore che lo ha portato alla morte nella giornata di lunedì 7 giugno.
“Ci sono molte ombre in ciò che è accaduto a mio figlio – spiega Domenico Merlo – Lui si è presentato in ospedale, stava male ma l’hanno rimbalzato. Si è presentato perché il mal di gola persisteva, il sangue gli usciva dal naso, aveva mal di testa. Gli hanno risposto che non poteva intasare il pronto soccorso, e l’hanno mandato via prescrivendogli un antibiotico… Ora voglio sia fatta chiarezza. Michele era il nostro unico figlio, io e mia moglie abbiamo bisogno di sapere se tutto questo dolore si poteva evitare”.
Ad accertare eventuali responsabilità sarà la Ausl, che ha aperto un’indagine interna per chiarire le dinamiche dell’accaduto.
Il papà, poi, ricorda il talento del figlio. “Avrà avuto otto anni: lui con la chitarra in mano. Già allora si capiva che l’arte gli scorreva nel sangue. Cantava, suonava, componeva poesie, dipingeva dei bellissimi quadri. Del resto la mamma, mia moglie Katya, ha una bellissima voce e ama cantare. Io invece mi diletto a scrivere. Michele però ha sempre avuto una marcia in più. Diceva: ‘Papà, vedrai che ce la faccio a sfondare’. Ed era a un passo dal riuscirci…”.
“Era un’anima buona ma non si piegava ad alcun compromesso. Come quella volta che litigò con Morgan in tivù e disse alla De Filippi: ‘O se ne va lui, o me ne vado io’. Toccò a Morgan fare i bagagli” ricorda ancora il padre, che poi aggiunge: “Sono sicuro che sarebbe riuscito a sfondare. Anzi, ci riuscirà, perché attraverso la sua arte Michele continua a esistere”.