Morte Giulia Cecchettin, la rabbia della sorella Elena: “È stato il vostro bravo ragazzo”

Morte Giulia Cecchettin, la rabbia della sorella Elena
Dopo il dolore, la rabbia: Elena Cecchettin, sorella di Giulia, la 22enne trovata morta nei pressi del lago di Barcis, in provincia di Pordenone, si scaglia sui social contro Filippo Turetta, il presunto assassino della giovane.
In una serie di stories postate sul suo profilo Instagram, infatti, Elena ha scritto: “Se domani non torno a casa distruggete tutto. Prevedibile dalla descrizione di quel bravo ragazzo, troppo bravo: non farebbe male neanche a una mosca. Certo a una mosca no. Ma a una donna, beh, quella è tutta un’altra questione”.
E ancora: “È stato il vostro bravo ragazzo” si legge in un’altra stories della scrittrice Valeria Fonte ma ripostata da Elena Cecchettin sul suo profilo.
“Per te bruceremo tutto” è un altro dei messaggi a cui segue un’altra stories: “La mia tristezza è sepolta insieme alle sorelle uccise. Non mi resta che rabbia”.
Precedentemente Elena aveva scritto un messaggio di cordoglio dopo aver appreso la notizia della morte della sorella: “Rest In Power. I love you”.
La famiglia della ragazza, intanto, attraverso le parole del legale Stefano Tigani ha dichiarato: “Adesso è il momento del dolore e di stringersi attorno alla famiglia. Ora è anche il momento di individuare le responsabilità e le dinamiche di questa vicenda, per le quali ci affidiamo ancora alle forze dell’ordine”.
Il cugino di Giulia, Giovanni, ha invece espresso tutta la sua rabbia per quello che è accaduto: “Non c’è più niente da dire, Filippo ha ucciso mia cugina. Spero che trovino quel vigliacco, se non si è già ammazzato anche lui”.
IL RITROVAMENTO DEL CADAVERE
Il cadavere di Giulia è stato trovato poco dopo mezzogiorno in un canalone che si trova tra la zona del lago di Barcis e Piancavallo.
Da diversi giorni, dopo aver analizzato gli spostamenti dell’auto di Turetta, le ricerche degli investigatori si erano concentrate proprio in quel luogo. Secondo la ricostruzione fatta grazie alle celle agganciate dal telefonino dell’ex fidanzato c’erano due ore di buco temporale.
Già da ieri, venerdì 17 novembre, si era sospettato che potesse essere accaduto il peggio. Le speranze di ritrovare Giulia Cecchettin viva, infatti, si erano già affievolite dopo la notizia che l’ex fidanzato era stato iscritto nel registro degli indagati per tentato omicidio: in un video, visionato dalla procura, si vedeva il ragazzo colpire con violenza Giulia per poi caricare il corpo esanime sull’auto e darsi quindi alla macchia.