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Mobilitazione Nazionale Unitaria per il futuro della Sanità: la manifestazione del 27 maggio

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Mobilitazione Nazionale Unitaria per il futuro della Sanità: la manifestazione di medici e studenti di medicina del 27 maggio

Quest’oggi, 27 maggio 2020, in piazza di Monte Citorio si terrà una manifestazione, dopo aver riscontrato che nel “Decreto Legge Rilancio” non è stato previsto alcun provvedimento per risolvere definitivamente le annose problematiche che caratterizzano l’accesso alle Scuole di Medicina e Chirurgia, prevedendo un maggior numero di posti rispetto a quello attuale, né ad impedire l’imbuto formativo che di fatto limita l’accesso ad una Scuola di Specializzazione, titolo obbligatorio per poter partecipare ad un concorso pubblico.

“Considerata l’indifferenza di fronte alla qualità formativa dei medici specialisti e considerato come l’aumento di 4.200 contratti formativi sia un numero insufficiente, quasi a voler schernire il Sistema Sanitario Nazionale ed i circa 23 mila candidati che sperano quest’anno di avere un futuro lavorativo. Un aumento così esiguo, infatti, oltre a non configurarsi come concreta soluzione all’imbuto formativo e alla carenza di Medici Specialisti lascia invariato il rapporto borse/candidati rispetto a quanto previsto per il 2019”, si legge nel comunicato ufficiale.

“Comprendiamo pienamente, soprattutto in quanto giovani Medici e Studenti in Medicina, la gravità di un momento storico come questo così come comprendiamo lo sforzo enorme che ognuno dei singoli Ministri, Senatori e Deputati sta compiendo per garantire una gestione dell’emergenza nel migliore dei modi possibili. Condividiamo e appoggiamo ognuna delle misure intraprese a favore di lavoratori, famiglie ed aziende. Non condividiamo e non comprendiamo però come non ci siano tutele per il Sistema Sanitario Nazionale, che in queste terribili settimane si è dimostrando sebbene profondamente fragile anche indispensabile affinché a ogni singolo cittadino sia garantito il diritto alla Salute. Il SSN non potrà mai reggere le sfide del futuro se non ci saranno investimenti sulla formazione di medici specialisti, a nulla vale abilitare 10mila giovani medici se a questi non viene poi garantita la possibilità di specializzarsi e diventare medici specialisti in grado di occupare una posizione lavorativa concreta”, prosegue il comunicato.

Mobilitazione Nazionale Unitaria per il futuro della Sanità: le manifestazioni

Allo stato attuale ciò significa che almeno 10mila medici non verranno formati da questo Paese che è lo stesso ad avergli garantito, sei anni prima, un percorso formativo che a questo punto si definirebbe incompleto. Un’emergenza come questa, tra cinque anni, avrebbe una storia naturale completamente diversa, gli Ospedali non riuscirebbero a garantire neanche la metà dello sforzo e del lavoro di questi giorni, a causa della carenza di personale medico specialistico, difatti mancherebbero così tanti medici specialisti che l’inevitabile esito sarebbe catastrofico e ci ritroveremmo a fare i conti con una strage preannunciata. E a nulla servirebbero gli applausi o i minuti di silenzio per gli eroi medici, a nulla servirebbe ringraziarli pubblicamente, tra cinque anni non ci saranno medici da ringraziare. Alla luce di queste considerazioni, tenendo conto dei DPCM e delle necessità di distanziamento sociale abbiamo pertanto indetto, in un cartello di 11 associazioni più rappresentative presenti sul territorio regionale e nazionale riunite in una solidale condivisione d’intenti, una mobilitazione nazionale iniziata il giorno 21 Maggio 2020 online, che avrà il suo inizio fisico a Roma, Piazza Montecitorio, sede della Camera dei Deputati mercoledì 27 Maggio 2020.

La Mobilitazione non si fermerà mercoledì 27 Maggio, anzi, proseguirà secondo future indicazioni presso le sedi delle Regioni in ogni parte d’Italia, per chiedere un successivo sforzo nell’aumento delle borse di competenza regionale.

Leggi anche:

1. Appello di 40 milioni di medici e infermieri al G20: “Investite nella salute”/ 2. Piemonte, i medici rifiutano il premio di 350 euro del governo: “Tenetevi la vostra elemosina, vogliamo rispetto”

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