Tendono un cavo d’acciaio in strada a Milano, identificati i complici di Alex Baiocco
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Sono stati individuati due complici di Alex Baiocco, il ragazzo di 24 anni accusato di aver teso un cavo d’acciaio in viale Toscana a Milano perché “ci annoiavamo”. Secondo quanto riporta La Repubblica, i due amici si chiamerebbero Michele ed Emanuele. Uno dei due è stato identificato dai carabinieri. Per l’altro però ci sarebbero per il momento solo forti sospetti.
Intanto nella mattinata di ieri, 6 gennaio, il giudice per le indagini preliminari Domenico Santoro ha definito quanto accaduto “una condotta assurda”. Ha inoltre ritenuto le parole dell’arrestato “prive di qualsivoglia addentellato di credibilità”. Non ci sarebbero però gli estremi per accusarlo di strage.
Per certificare il dolo “specifico di uccidere” sarà necessario che gli inquirenti – coordinati dal pubblico ministero Enrico Pavone – dimostrino se sia effettivamente “sorto il pericolo della morte o delle lesioni di un numero indeterminato di persone”. In quel caso si potrà contestare, durante la chiusura indagini, i tentati omicidi al ragazzo o ai due compagni qualora dovesse essere richiesta un’ordinanza cautelare.
Per il momento Baiocco resta in carcere a San Vittore con l’accusa di blocco stradale in concorso. Il 24enne – che ha presenti per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale e ricettazione – richiesta una pena da due a dodici anni. Il giovane, che è assistito dall’avvocato Dario Antonello Trovato, ha ammesso di essere consumatore di hashish, cocaina e altre droghe sintetiche. Era seguito dall’ospedale San Paolo e dal centro psico sociale di via Barabino.