Il weekend del grande esodo: 200mila persone via da Milano prima dei divieti
Ultimo weekend prima di Natale e soprattutto prima del divieto di spostamenti tra regioni diverse, anche quelle in fascia gialla, che scatterà a partire dal 21 dicembre. Per molti cittadini che abitano in Lombardia solo per lavoro sono quindi anche gli ultimi giorni poter tornare nei propri luoghi di origine e incontrare i loro cari, nonostante i dubbi ancora presenti su cosa deciderà il governo su cenoni e pranzi.
La grande fuga
Si tratta di 200mila persone che lasceranno Milano, “in fuga” per tornare a casa e raggiungere le proprie famiglie: considerati i rischi per la pandemia sono numeri elevati, ma comunque molto inferiori rispetto a quelli dello scorso anno.
Code per gli aerei
All’aeroporto di Malpensa questa mattina erano centinaia le persone in partenza, con inevitabili code per via dei controlli. Tutte le compagnie aeree invitano i passeggeri a presentarsi in aeroporto con ore di anticipo proprio a causa dei tempi più lunghi per le procedure di imbarco. Il maggior numero di passeggeri riguarda voli nazionali, mentre in pochi sono diretti verso Paesi europei in cui al momento non ci sono particolari divieti. Anche alla stazione centrale di Milano ieri sera e questa mattina si è registrato un maggior flusso di persone, ma rispetto agli anni precedenti la situazione è piuttosto tranquilla.
Le misure per i treni
I treni a lunga percorrenza, invece, sono obbligati a circolare con circa metà della classica capienza. Trenitalia in questi giorni ha messo in campo 90 Frecce che attraversano l’Italia ad alta velocità, la maggior parte delle quali passa per la stazione Centrale. Alle quali va aggiunta la decina di convogli di Italo in partenza da Rogoredo verso Napoli ogni giorno, si ipotizza che dalle stazioni partiranno circa 50 mila passeggeri nel weekend, per raggiungere più che altro località del centro e sud Italia.
Preoccupazione per gli assembramenti
Quello che preoccupa sono gli assembramenti che potrebbero crearsi con l’esodo. Era l’8 marzo scorso quando, nonostante il decreto varato dal Governo, centinaia di cittadini che si trovavano in Lombardia sono saliti su treni verso il sud Italia, la Svizzera e varie città italiane fuori dalla zona dell’emergenza. Avevo raccontato la fuga della prima ondata in questo reportage di Selvaggia Lucarelli. Chissà se si ripeteranno le stesse scene.
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